Scienza

L’odore della mamma

L’odore materno dà sicurezza. Un nuovo studio dimostra che quando i bambini lo sentono sono più socievoli verso persone estranee, scrive Science Advances. I ricercatori del Centro interdisciplinare di Herzliya, in Israele, hanno chiesto a sessanta mamme d’indossare per due notti una maglietta di cotone senza usare prodotti per il corpo. Poi hanno osservato il comportamento dei loro figli di sette mesi in presenza di donne sconosciute, registrando la loro attività cerebrale. I bambini che avevano sotto il naso la maglietta della mamma erano più propensi a interagire con la sconosciuta e a sorriderle. Inoltre, le onde cerebrali erano sincronizzate a quelle della sconosciuta, come avviene quando i bambini guardano negli occhi la mamma. Una copertina con l’odore materno potrebbe quindi aiutare i bambini ad ambientarsi al nido.

Dormiveglia creativo

Lo stato tra la veglia e il sonno potrebbe essere un momento particolarmente creativo. L’ipotesi, formulata in passato dall’inventore statunitense Thomas Edison, è stata verificata di recente da alcuni ricercatori, che hanno sottoposto dei problemi di matematica a un centinaio di volontari. I partecipanti tenevano nella mano destra un oggetto ed erano liberi di scivolare in uno stato di dormiveglia. Quando l’oggetto cadeva, i volontari dovevano raccontare ad alta voce i loro pensieri. Si tratta dello stesso stratagemma adottato da Edison per evitare di passare a una fase di sonno profondo. È emerso che i volontari che passavano almeno quindici secondi assopiti avevano più possibilità di risolvere il rompicapo. L’effetto scompariva se si addormentavano profondamente. Se i risultati dello studio fossero confermati, sarebbe interessante capire perché la fase che precede il sonno è così creativa. Secondo i ricercatori, prima di addormentarsi le persone scivolano in uno stato semilucido in cui è possibile osservare con chiarezza i propri pensieri, identificando quelli particolarmente creativi. ◆

Un vaccino contro l’aids

La tecnologia usata nei vaccini a mRna contro il covid-19 potrebbe essere utile anche nella lotta all’aids. Alcuni ricercatori hanno messo a punto un vaccino a mRna che contiene le istruzioni per produrre due proteine chiave dell’hiv (env e gag). Da un esperimento condotto sui macachi nei laboratori statunitensi dei National institutes of health (Nih) è emerso che gli animali che avevano ricevuto più dosi avevano un rischio d’infezione inferiore del 79 per cento rispetto a quelli non vaccinati. Per funzionare, scrive Nature Medicine, un vaccino contro l’hiv deve prevenire l’infezione, non solo la malattia come per il covid-19.

L’ultima primavera dei dinosauri

Florida Atlantic University/Getty Images

L’evento che avrebbe portato all’estinzione dei dinosauri, la caduta di un asteroide sul golfo del Messico, è avvenuto probabilmente in primavera. Alcuni ricercatori hanno studiato i fossili di pesci del North Dakota, negli Stati Uniti, risalenti a quel periodo. Gli elementi chimici trovati e altri indizi fanno pensare che i pesci fossero alla fine della stagione riproduttiva, tra la primavera e l’estate boreale. Secondo Scientific Reports, questo potrebbe aver reso l’evento ancora più catastrofico.

Studi imperfetti sul cancro

Gli studi biologici sul cancro, su cui si basano le sperimentazioni cliniche, sono spesso imperfetti. Ripetendoli difficilmente si ottengono gli stessi risultati. Un’indagine recente rivela che è stato possibile replicare con successo solo cinquanta esperimenti su 193. Inoltre, in molti casi gli articoli non riportano dati essenziali o non descrivono accuratamente il procedimento. Solo in pochi casi gli autori degli studi originari hanno aiutato i colleghi a ripetere l’esperimento, scrive eLife.

Hannibal Hanschke, REUTERS/Contrasto

Coronavirus Le persone che ricevono due dosi del vaccino Pfizer–Biontech contro il covid-19 e una dose di richiamo (booster) hanno una protezione maggiore rispetto a chi riceve solo due dosi. Secondo uno studio condotto in Israele, il richiamo riduce il rischio di morte e di contrarre forme gravi della malattia. Ma secondo il New England Journal of Medicine, la priorità dovrebbe essere vaccinare più persone possibile con due dosi, soprattutto se vulnerabili.

Coronavirus Il British Medical Journal ha presentato le nuove linee guida per il trattamento del covid-19, aggiornate dall’Organizzazione mondiale della sanità. La novità è che si sconsiglia l’uso del plasma delle persone guarite dalla malattia. Non ci sono prove sufficienti dell’utilità del trattamento e ci sarebbero rischi per i pazienti.

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1440 - 17 dicembre 2021
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