Europa

Senza bussola

Sofia, il 22 giugno 2022 (Nikolay Doychinov, Afp/Getty Images)

Dopo appena sei mesi in carica, la coalizione di governo liberal-socialista guidata dal primo ministro Kiril Petkov (nella foto) è stata sfiduciata dal parlamento il 22 giugno 2022. La crisi era stata innescata dall’uscita dalla maggioranza dei populisti del partito Itn. Secondo Politico il rischio è che, dopo aver preso una posizione molto dura con Mosca sul conflitto ucraino, Sofia torni nell’orbita russa. “Adesso ricomincerà il balletto di elezioni e governi provvisori”, scrive Dnevnik. “Non sarà facile trovare una formula per governare. E il tutto sullo sfondo della peggiore inflazione degli ultimi vent’anni, con le previsioni di crescita riviste al ribasso e le finanze pubbliche nei guai”. Intanto, però, il parlamento ha fatto un passo avanti verso la normalizzazione dei rapporti con la Macedonia del Nord, questione molto sentita nel paese ed essenziale per la stabilità nei Balcani: il 24 giugno ha approvato una mozione, presentata dal partito di Petkov, per eliminare il veto bulgaro sull’adesione di Skopje all’Unione europea. ◆

Costretti a respingere

Secondo un’inchiesta realizzata dal Guardian e da altri mezzi d’informazione europei, la polizia greca obbliga dei richiedenti asilo a partecipare ai respingimenti illegali di migranti provenienti dalla Turchia. Alcuni cittadini siriani e marocchini hanno raccontato al quotidiano di essere stati indotti a trasportare gruppi di profughi sulla sponda turca del fiume Evros in cambio di un permesso di soggiorno temporaneo, con la minaccia di essere espulsi se avessero rifiutato. Le autorità greche non hanno commentato le accuse.

Un messaggio agli antisemiti

Un tribunale tedesco ha condannato Josef Schütz, 101 anni, ex guardia di un campo di concentramento nazista, a cinque anni di prigione per complicità nell’omicidio di 3.500 persone. Lo stesso giorno un’ong tedesca ha riferito che nel 2021 in Germania sono stati denunciati 2.738 episodi di antisemitismo. “Questi numeri dimostrano che perseguire i criminali nazisti è ancora fondamentale, anche se i condannati non andranno mai davvero in prigione”, commenta la Tageszeitung. “Non si tratta di vendetta o riparazione, ma di mandare un messaggio agli antisemiti di oggi”.

La Scozia ci riprova

Ken Jack, Getty Images

La Scozia sfida Londra sull’indipendenza. Il 28 giugno la first minister scozzese, Nicola Sturgeon ( nella foto ), ha annunciato che il governo di Edimburgo ha preparato un progetto di legge per indire un nuovo referendum sulla secessione dal Regno Unito, che dovrebbe tenersi il 19 ottobre. La precedente votazione, nel 2014, si era conclusa con la vittoria degli unionisti. Ma nel frattempo c’è stata la Brexit, rifiutata dalla maggioranza degli scozzesi. Consapevole del fatto che il primo ministro Boris Johnson non intende concedere un secondo referendum, Sturgeon, spiega il Guardian, vuole sottoporre la questione alla corte suprema del Regno Unito. “Ma la strada verso un nuovo voto”, scrive il quotidiano, “sarà comunque piena di ostacoli”.

Russia Le autorità russe hanno rimosso la bandiera polacca dal memoriale di Katyn, dove nel 1940 la polizia politica sovietica uccise circa 25mila polacchi. La Polonia è tra i paesi che hanno condannato con più forza l’aggressione russa all’Ucraina.

Norvegia La notte del 26 giugno a Oslo due persone sono state uccise e ventuno ferite in un attacco cominciato in un locale gay e proseguito in strada. Il sospetto attentatore è un cittadino norvegese di origine iraniana e la polizia sta indagando per capire se l’azione è legata al terrorismo islamista.

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1467 - 1 luglio 2022
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