Americhe

Bukele si ricandida

Camilo Freedman, Bloomberg/Getty

“Nei festeggiamenti per il 201° anniversario dell’indipendenza, il presidente populista Nayib Bukele ( nella foto ) ha annunciato che si candiderà per un secondo mandato nel 2024, anche se la costituzione del Salvador lo vieta esplicitamente”, scrive il sito indipendente El Faro. A settembre del 2021 la corte costituzionale, formata da giudici vicini a Bukele, aveva stabilito che un presidente può ricandidarsi. Secondo El Faro, questa decisione “porta il paese indietro ai tempi in cui la democrazia esisteva solo sulla carta”. Anche se Bukele è criticato per la deriva autoritaria del suo governo, la percentuale di salvadoregni che lo sostengono resta molto alta.

Crimini sistematici

“Il 20 settembre il rapporto di una missione d’inchiesta indipendente delle Nazioni Unite ha rivelato che i servizi segreti venezuelani, che rispondono direttamente al governo del presidente Nicolás Maduro, hanno commesso crimini sistematici contro l’umanità, prendendo di mira l’opposizione”, scrive il sito Infobae. Secondo il rapporto, gli organismi d’intelligence civile e militare funzionano come una struttura ben coordinata per reprimere la dissidenza. Il rapporto documenta 122 casi di “torture, violenze sessuali e altri trattamenti crudeli, disumani o degradanti” e sottolinea la grave situazione nello stato di Bolívar, nelle zone di estrazione dell’oro.

Scuole religiose fuori controllo

Da alcuni giorni gli ebrei hasidici di New York, una comunità ultraortodossa che nello stato conta circa duecentomila persone, sono al centro di un’accesa polemica, scatenata da un’inchiesta del New York Times. L’articolo descrive il funzionamento delle yeshiva , le scuole religiose maschili. I bambini e i ragazzi entrano in classe di solito molto presto e vanno a scuola tutti i giorni tranne il sabato. Le lezioni di religione, in yiddish, occupano quasi tutto il tempo. Le materie non religiose – inglese, matematica, scienze, storia o educazione civica – hanno poco spazio, e a volte non sono proprio contemplate. Il risultato è che ogni anno migliaia di ragazzi escono da scuola impreparati ad affrontare la vita fuori della loro comunità. Le yeshiva ricevono ingenti fondi pubblici, e in teoria dovrebbero garantire un’istruzione paragonabile a quella delle scuole pubbliche, ma le autorità fanno fatica a verificare la qualità dell’apprendimento offerto da questi istituti. Poco dopo la pubblicazione dell’articolo, il dipartimento dell’istruzione dello stato ha approvato un regolamento che obbliga tutte le scuole private a soddisfare livelli accademici minimi nelle materie di base. Chi non si adegua può perdere i fondi statali.

La pandemia non è finita

Morti giornaliere per covid-19 negli Stati Uniti, migliaia Fonte: The New York Times

Il 18 settembre il presidente Joe Biden ha dichiarato, durante un’intervista in tv, che la pandemia di covid-19 “è finita”. Il commento, che la Casa Bianca ha cercato poi di minimizzare e contestualizzare, non è stato accolto bene dagli esperti di salute pubblica. “La campagna per il nuovo richiamo di vaccino va a rilento”, scrive Npr, “e ogni giorno almeno quattrocento statunitensi muoiono di covid-19”. Le parole di Biden infine non aiutano i democratici, che da settimane stanno cercando di far passare al congresso un nuovo piano di aiuti per rispondere alla pandemia.

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1479 - 23 settembre 2022
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