Ridare speranza

A una settimana dal terremoto che ha causato più di 3.900 morti nella regione dell’Alto Atlante, in Marocco, il 14 settembre re Mohammed VI ha presentato un progetto per trasferire in alloggi di nuova costruzione o pagare dei risarcimenti a chi ha perso la casa. Si stima che il sisma abbia distrutto in parte o totalmente cinquantamila abitazioni. Il settimanale Tel Quel sottolinea lo slancio di solidarietà dei marocchini con le popolazioni colpite: “Sulle strade nazionali si sono formati convogli interminabili di mezzi privati carichi di provviste da consegnare nelle zone disastrate”. Il quotidiano spagnolo El País spiega che le carovane di volontari sono spesso organizzate da ong e associazioni studentesche con l’intento di supplire alle carenze dello stato, la cui priorità è stata rendere agibili le strade e ripristinare le linee telefoniche prima di prestare assistenza alle vittime. Intanto, continua Tel Quel, le autorità di città come Marrakech hanno detto di essere pronte ad accogliere i turisti. “Il modo migliore per mostrare solidarietà è venire a trovarci”, ha detto il presidente della confederazione nazionale del turismo. ◆

Per la libertà di El Qaisi

Roma, 9 settembre 2023 (Stefano Montesi, Corbis/Getty)

Centinaia di persone il 15 settembre hanno partecipato alla manifestazione di solidarietà ( nella foto ) a Khaled el Qaisi, il ricercatore italo-palestinese arrestato dalle forze israeliane il 31 agosto al valico tra Giordania e Cisgiordania, e detenuto senza un’accusa. La manifestazione si è svolta davanti all’università Sapienza di Roma, dove El Qaisi studia. Secondo The New Arab, l’obiettivo era fare pressioni sul governo italiano, dato che finora il caso non ha ricevuto una copertura appropriata sui mezzi d’informazione italiani.

Sgomberi a Sfax

Il 17 settembre le forze dell’ordine tunisine hanno costretto più di cinquecento migranti d’origine subsahariana ad allontanarsi dal centro di Sfax, la città costiera da cui parte la maggioranza delle barche dirette in Europa. Un video del sito Tunisie Numérique mostra delle piazze vuote, dove restano solo giacigli e indumenti abbandonati. Queste persone avevano perso i loro alloggi all’inizio di luglio, in una delle ondate xenofobe che hanno attraversato il paese da febbraio. Ora sono state respinte verso le aree rurali, ha spiegato l’attivista per i diritti umani Romdhane Ben Amor.

Anniversario e scambio

Le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato decine di persone nella notte seguente all’anniversario della morte di Mahsa Jina Amini, avvenuta il 16 settembre 2022 mentre era sotto la custodia della polizia. Le autorità non hanno reso noto né il numero né l’identità delle persone arrestate, scrive Iran Wire, ma tra loro c’era anche Amjad Amini, il padre di Mahsa Jina, poi rilasciato. Il 20 settembre il parlamento ha approvato un progetto di legge che inasprisce le sanzioni contro le donne che non indossano il velo.
I governi di Iran e Stati Uniti il 18 settembre hanno autorizzato uno scambio di prigionieri. Teheran ha scarcerato cinque cittadini statunitensi, che sono stati trasferiti a Doha, in Qatar, e poi negli Stati Uniti. Anche cinque cittadini iraniani detenuti negli Stati Uniti hanno beneficiato di un provvedimento di clemenza. Il via libera è arrivato dopo il trasferimento dalla Corea del Sud al Qatar di sei miliardi di dollari di fondi iraniani sbloccati su richiesta di Washington.

Alleanza tra golpisti

I leader delle giunte militari di Mali, Burkina Faso e Niger hanno firmato il 16 settembre a Bamako un patto di difesa, la carta del Liptako-Gourma, che istituisce un’alleanza difensiva in base alla quale i paesi firmatari saranno obbligati a intervenire militarmente se uno dei tre subisse un attacco esterno, spiega Africa News. A Bamako, Ouagadougou e Niamey sono al potere delle giunte militari. Il primo golpe, in Mali, risale al 2020 e l’ultimo, in Niger, a quest’estate, quando la guardia presidenziale ha rovesciato il presidente Mohamed Bazoum. La Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale ha minacciato d’intervenire per riportare al potere Bazoum, ma finora l’organizzazione regionale non è passata all’azione.

Afp/Getty

Sudan Il 17 settembre a Khartoum, dove sono in corso violenti combattimenti tra l’esercito e un gruppo paramilitare rivale, ha preso fuoco il grattacielo della Greater Nile petroleum operating company ( nella foto ), uno degli edifici più noti della città.

Somalia Il 19 settembre la Commissione europea ha deciso di sospendere i finanziamenti alle attività del World food programme nel paese, dopo che un’indagine delle Nazioni Unite ha rivelato che gli aiuti per allontanare il rischio della carestia erano oggetto di furti sistematici e appropriazioni indebite.

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1530 - 22 settembre 2023
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