Sono una madre di due bambine e sono angosciata per tutte quelle mamme lesbiche di Padova che sono state cancellate dai certificati di nascita dei figli. La cosa peggiore è che già non se ne parla più. Come state vivendo voi famiglie omogenitoriali questo clima così avverso? –Edda

Anche se i riflettori della stampa si sono spenti, le mamme di Padova hanno tutte fatto ricorso contro la cancellazione dei loro nomi dai certificati di nascita dei figli e la giustizia potrebbe ancora dargli la ragione. Quindi non è detta l’ultima parola.
Rileggere a qualche settimana di distanza i titoli dei siti stranieri dopo l’intervento della questura di Padova dà una percezione chiara dell’ingiustizia di quella misura: “Orfani per decreto: i genitori omosessuali italiani reagiscono alla loro perdita di diritti” (The Guardian); “Le misure dell’Italia contro la geniorialità gay lascia i bambini disorientati” (Reuters); “La presidente del consiglio italiana Meloni cancella vite intere colpendo i genitori omosessuali” (Financial Times); “L’Italia ha cominciato a togliere alle coppie gay i diritti sui loro figli” (Almost).
Noi famiglie omogenitoriali siamo preoccupate, ma la cosa ancora più triste è per tutti quelli che genitori non lo sono ancora: le misure contro l’omogenitorialità del governo Meloni tarpano le ali a tutte quelle coppie gay e lesbiche che sognano di mettere su famiglia. L’obiettivo non è solo attaccare le famiglie che già ci sono, ma creare un clima politico e culturale che ne scoraggi altre a nascere.
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Questo articolo è uscito sul numero 1530 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati