Ricorda di chiudere la porta,
serrare le finestre,
spegnere le candele,
tenere il passo,
vestire di chiaro.

Ricorda di guardarti attorno,
guardare da entrambi i lati prima di attraversare,
controllare i freni della bici,
allacciarti le scarpe,
sondare ogni via di fuga.

Ricorda di chiamare la nonna,
andare a trovare i tuoi,
chiedere scusa,
abbracciare gli amici,
organizzare uscite.

Ricorda il pericolo come un’ombra alle tue spalle,
come l’eco di una voce presto estinta,
come un veicolo lanciato nel crepuscolo,
come un per un soffio,
come una morte improvvisa.

Ricorda il primo soccorso,
il numero per le emergenze,
come usare un defibrillatore,
cosa fare,
il morso della speranza sul finale.

Ricorda il viso,
l’odore,
il suono della voce,
il tocco della mano,
di chiudere la porta..

Vera Worbin è una poeta e scrittrice svedese nata nel 2001. Di recente il suo componimento Four songs è stato messo in musica dalla compositrice Natalie Schäfer ed eseguito dall’orchestra sinfonica di Helsingborg e dal soprano Linnea Nordenback. Questa poesia è uscita nel 2020 sulla rivista Ponton. Traduzione dallo svedese di Dalila Brocchi.

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Questo articolo è uscito sul numero 1643 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati