Si è aperto a Barcellona il processo per frode fiscale contro Lionel Messi. Il calciatore argentino, che non era presente all’udienza, è accusato, insieme al padre, di aver utilizzato una serie di società di comodo in Belize e in Uruguay per non pagare 4,16 milioni di euro di tasse sui guadagni derivanti dalla vendita dei suoi diritti d’immagine nel periodo 2007-2009.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it