01 settembre 2017 15:00

Il 6 maggio del 2016 non è stato un giorno facile per il giornalista Can Dündar. Stava entrando nel tribunale di Istanbul, sei mesi dopo essere stato arrestato, per ascoltare la sentenza nei suoi confronti, quando un uomo gli si è avvicinato e gli ha sparato. Dündar è rimasto illeso, ma una volta entrato in tribunale ha ricevuto una brutta notizia: una condanna a cinque anni e dieci mesi di carcere per spionaggio e “divulgazione di segreti di stato”. Insieme a lui è stato condannato anche il suo collega Erdem Gül.

Al momento dell’arresto Dündar dirigeva il quotidiano Cumhuriyet, sgradito al presidente Recep Tayyip Erdoğan. Era finito nel mirino delle autorità perché aveva pubblicato un articolo in cui sosteneva che i servizi segreti turchi nel gennaio del 2014 avevano consegnato armi ai ribelli siriani che combattono contro il presidente Bashar al Assad.

Le rivelazioni avevano causato una tempesta politica in Turchia: Erdoğan aveva affermato che Dündar avrebbe pagato “un prezzo pesante” per le sue accuse. Can Dündar è fuggito dal suo paese e dal giugno 2016 vive in esilio in Germania, dove ha fondato il sito d’informazione Özgürüz (Siamo liberi).

Can Dündar sarà al festival di Internazionale a Ferrara il 29 settembre al cinema Apollo per ricevere il premio Anna Politkovskaja.

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