06 ottobre 2020 13:45
  • In Italia, il ministro della salute Roberto Speranza ha spiegato alla camera dei deputati il contenuto del nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri (dpcm), che dovrebbe essere firmato dal presidente del consiglio il 7 ottobre. È prevista la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, oltre all’estensione dell’obbligatorietà della mascherina all’aperto in tutta Italia. Per ora non dovrebbero essere previste restrizioni agli orari di apertura di bar, ristoranti e locali. Le regioni non potranno allentare le misure restrittive nazionali, mentre è ancora in discussione il numero degli ingressi negli impianti sportivi. Confermata la quota teorica dell’80 per cento della capienza massima per i passeggeri sui mezzi pubblici, anche se numerose testimonianze sottolineano che è poco rispettata. È stato riattivato il comitato operativo della protezione civile, che ha gestito i primi mesi dell’emergenza.
  • I sistemi sanitari pubblici occidentali non hanno retto il confronto con quelli del sudest asiatico, dove la paura delle epidemie è più radicata dopo la sars e la mers, scrive il New York Times. Paesi come Taiwan e la Corea del Sud hanno costruito solidi metodi di tracciamento e soprattutto un sistema legale per limitare le libertà civili durante una pandemia. Tanto che alcuni rilevatori di contatti hanno usato i dati del cellulare e della carta di credito per identificare le persone potenzialmente esposte. Il mondo occidentale, Europa e Stati Uniti, si è affidato ai cittadini, chiedendo di essere centrali nel tracciamento e nel rispetto della quarantena e dell’isolamento. E il risultato non è stato soddisfacente. A Taiwan, una persona indica in media più di 15 contatti. In Spagna sono solo tre per ogni caso noto, in Francia ancora meno.
  • Dopo tre giorni di ricovero, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato dimesso dall’ospedale di Bethesda e continuerà le sue cure alla Casa Bianca. Secondo i medici migliora, ma non è ancora fuori pericolo. Trump ha anticipato le dichiarazioni dei sanitari, twittando che sarebbe tornato a casa, dove lo attende una suite d’ospedale attrezzatissima. E soprattutto ha mandato un messaggio agli statunitensi: “Non abbiate paura del covid, non lasciate che domini la vostra vita”. Tornato alla Casa Bianca, il presidente si è anche tolto la mascherina per farsi fotografare.
  • I casi di covid-19 nel mondo sono 35,5 milioni, con un milione e 44mila vittime, secondo i dati della Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti sfiorano i 7,5 milioni di contagi, il Brasile è a un passo dai cinque milioni. L’India ne conta 6,6 milioni e la Russia 1,2 milioni. Negli Stati Uniti i morti accertati sono 210mila, praticamente un quinto del totale mondiale. Poi ci sono il Brasile, con quasi 150mila vittime, e l’India, che ha da poco superato le centomila. Nel frattempo Michael Ryan, capo delle emergenze dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha spiegato che le “migliori stime” dell’agenzia indicano che circa una persona su dieci nel mondo potrebbe essere stata infettata dal covid-19. Si tratterebbe di un numero almeno venti volte più alto dei casi accertati.
  • Ad Auckland, la città più grande della Nuova Zelanda, tutte le restrizioni saranno revocate a partire dal 7 ottobre. Lo ha annunciato la premier Jacinda Ardern dopo che per dieci giorni consecutivi nella città non sono stati registrati nuovi casi positivi a trasmissione locale. Dal 7 ottobre non sarà più previsto il distanziamento fisico obbligatorio in bar e ristoranti e non ci sarà più il limite di cento persone per gli eventi come feste e raduni. Auckland, focolaio del virus nell’ultima ondata di contagi ad agosto, era rimasta l’ultima città in cui le misure di prevenzione erano ancora in vigore. Il resto del paese era tornato al livello 1 d’emergenza dopo un calo di contagi a metà settembre. Finora ci sono stati 1.502 casi positivi in Nuova Zelanda e solo 3 nuovi casi nelle ultime 24 ore, mentre i decessi dall’inizio della pandemia sono stati 25.

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