01 ottobre 2021 11:20

Il lungo isolamento a cui ci ha costretto il covid-19 ha scatenato un tumulto interiore. In ogni racconto di epidemie passate – come quelli di Tucidide, Boccaccio e Camus – la paura, la diffidenza e l’incertezza sono state la trinità delle emozioni collettive. Negli ultimi mesi però se n’è aggiunta un’altra, che sembra dominare la vita pubblica: la rabbia”. Sono parole di Karolina Wigura, sociologa e giornalista polacca, direttrice del settimanale Kultura Liberalna che da anni, nei suoi articoli, s’interroga sul rapporto tra la salita al potere dell’estrema destra nel suo paese e la frustrazione diffusa nella società polacca.

Da dove viene la svolta illiberale della Polonia, seguita da altri governi dell’Europa dell’est? Secondo Wigura il liberalismo non può esistere senza la fiducia nella libertà dell’individuo e l’unica emozione in grado di salvare le democrazie liberali è la speranza, un sentimento che in Polonia appare soffocato dalla paura. Forse il buio e la disperazione di questi anni serviranno a plasmare una classe politica che parli di fiducia e collaborazione e che si contrapponga alle politiche sovraniste che dalla paura traggono la linfa per prosperare.

Karolina Wigurasarà al festival di Internazionale a Ferrara il 2 ottobre con Ferenc Laczó, Eugen Stancu e Andrea Pipino.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it