28 novembre 2022 11:00

Cina
Il 27 novembre migliaia di persone hanno partecipato alle manifestazioni in varie città contro le misure di confinamento della popolazione decise nell’ambito della politica “zero covid” del governo. Le manifestazioni principali si sono svolte a Pechino, Wuhan e Shanghai, dove molte persone sono state arrestate. Un giornalista della Bbc è stato picchiato e arrestato a Shanghai.

Somalia
Un commando armato del gruppo jihadista Al Shabaab ha lanciato un attacco la sera del 27 novembre contro l’hotel Villa Rose a Mogadiscio, frequentato da politici e alti funzionari. Nell’attacco, ancora in corso, sono morte almeno quattro persone. Le forze di sicurezza sono pronte a lanciare un’operazione contro i miliziani asserragliati in un’ala dell’hotel.

Repubblica Democratica del Congo-Burundi
Il 27 novembre l’esercito congolese ha affermato che quaranta ribelli burundesi delle Forze nazionali di liberazione (Fnl) sono morti in un’operazione congiunta con l’esercito burundese nella provincia del Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Un contingente delle forze armate burundesi è presente nella provincia nell’ambito di una missione della Comunità dell’Africa orientale. Le Fnl sono guidate dal generale autoproclamato Aloys Nzabampema.

São Tomé e Príncipe
Il 27 novembre il capo di stato maggiore dell’esercito Olinto Paquete ha annunciato la morte di quattro persone che erano state arrestate per aver partecipato a un colpo di stato fallito nella notte tra il 24 e il 25 novembre. Una fonte del sistema giudiziario dell’arcipelago ha fatto sapere che sono state aperte due inchieste, una sul tentativo di golpe e una sulla morte delle persone arrestate.

Slovenia
Il 62 per cento degli elettori ha approvato il 27 novembre tramite referendum una legge che punta a limitare il controllo politico della tv pubblica. L’ex premier conservatore Janez Janša, al potere dal 2020 al 2022, aveva lanciato un’offensiva contro l’emittente pubblica Rtv, accusata di non essere imparziale, sostituendo in blocco i vertici.

Venezuela
Il 26 novembre il governo e l’opposizione hanno firmato un accordo preliminare a Città del Messico che permette di sbloccare alcuni fondi all’estero per finanziare un ampio programma di spesa sociale. Il governo statunitense ha reagito revocando alcune sanzioni contro il regime di Nicolás Maduro. L’accordo è stato reso possibile dalla ripresa dopo più di un anno, grazie anche alla mediazione della Colombia, dei colloqui tra governo e opposizione per mettere fine alla crisi politica ed economica.

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