Cina-Stati Uniti
Il 6 luglio la segretaria al tesoro statunitense Janet Yellen è arrivata a Pechino per una visita il cui obiettivo è allentare le tensioni commerciali tra i due paesi. Yellen, che si è detta “preoccupata” per le restrizioni imposte da Pechino sulle esportazioni di due metalli importanti per la produzione di semiconduttori, incontrerà vari alti funzionari cinesi, tra cui il primo ministro Li Qiang.

Israele-Libano
L’esercito israeliano ha affermato il 6 luglio di aver sparato alcuni colpi d’artiglieria contro il sud del Libano in risposta al lancio, non rivendicato, di un missile anticarro in “territorio israeliano”. Non sono state segnalate vittime. Gli scontri si sono verificati tra la località di Kfar Shuba, nel sud del Libano, e il Golan siriano, occupato e annesso da Israele.

Svezia-Turchia
Il 6 luglio un tribunale di Stoccolma, in Svezia, ha condannato un turco di origine curda a quattro anni e mezzo di prigione per “tentativo di finanziamento terroristico” ed “estorsione”. Secondo il giudice Mans Wigen, l’uomo avrebbe cercato di costringere, usando un’arma da fuoco, un commerciante curdo della capitale svedese a versare dei soldi al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che l’Unione europea considera un gruppo terroristico. Wigen ha chiarito che la condanna non ha niente a che fare con la richiesta di adesione della Svezia alla Nato, ostacolata dalla Turchia.

Unione europea
In uno studio consegnato il 6 luglio alla Commissione europea, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) afferma di non aver rilevato rischi legati all’uso del glifosato tali da giustificare un divieto nell’Unione europea. Lo studio apre la strada al rinnovo dell’autorizzazione del diserbante oltre la scadenza del prossimo 15 dicembre. L’uso del glifosato è contestato da molte ong per la difesa dell’ambiente, che lo considerano potenzialmente cancerogeno e chiedono l’applicazione del principio di precauzione.

Brasile
Il 6 luglio il governo ha annunciato che nei primi sei mesi dell’anno sono stati distrutti 2.649 chilometri quadrati di foresta amazzonica brasiliana, con una riduzione del 33,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva, in carica dal 1 gennaio, si è impegnato a mettere fine alle deforestazione entro il 2030.

Crisi climatica
Il servizio europeo Copernicus ha affermato il 6 luglio che il mese di giugno è stato il più caldo sulla Terra da quando sono cominciate le rilevazioni, a causa dell’effetto combinato della crisi climatica e del fenomeno del Niño, che si è attivato nelle scorse settimane. Inoltre, il 3 luglio è stato il giorno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 17,03 gradi.

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