Uzbekistan
Il presidente uscente Shavkat Mirziyoyev è stato confermato per un nuovo mandato di sette anni nelle elezioni presidenziali anticipate del 9 luglio. Secondo i risultati preliminari annunciati dalla commissione elettorale, il capo dello stato ha ottenuto l’87,05 per cento dei voti. Mirziyoyev, 65 anni, aveva indetto le elezioni anticipate in seguito al referendum costituzionale del 30 aprile che aveva allungato il mandato presidenziale da cinque a sette anni e lo aveva autorizzato a candidarsi per due mandati aggiuntivi.
Cina
Il 10 luglio un uomo di venticinque anni armato di coltello ha condotto un attacco in una scuola materna a Lianjiang, nella provincia meridionale del Guangdong, uccidendo sei persone, tra cui tre bambini. L’autore dell’attacco è stato arrestato. In Cina il possesso di armi da fuoco è vietato.
India
Almeno quindici persone sono morte il 9 luglio nelle alluvioni e nelle frane causate dalle forti piogge monsoniche che hanno colpito sei stati del nord dell’India. Lo stato più colpito è l’Himachal Pradesh, con sei vittime. Nella capitale New Delhi sono caduti 153 millimetri di pioggia in appena ventiquattr’ore.
Ucraina-Russia
Il 10 luglio Jurij Malashko, governatore della regione di Zaporižžja, nel sudest dell’Ucraina, ha affermato che quattro persone sono morte in un bombardamento condotto dall’esercito russo contro un centro di distribuzione di aiuti umanitari in una zona residenziale della cittadina di Orichiv. Malashko ha definito il bombardamento un “crimine di guerra”.
Spagna-Senegal
Il 9 luglio l’associazione Walking borders, che si occupa di assistenza ai migranti, ha annunciato la scomparsa di tre imbarcazioni partite dal Senegal e dirette alle Canarie, in Spagna. L’imbarcazione più grande, con circa duecento migranti a bordo, era partita da Kafountine il 27 giugno.
Sudan
Almeno ventidue persone sono morte l’8 luglio in un bombardamento condotto dall’aviazione sudanese su Omdurman, alla periferia nordovest della capitale Khartoum. Secondo le Nazioni Unite, il Sudan “è sull’orlo di una guerra civile totale che potrebbe destabilizzare tutta la regione”. Il bilancio di quasi tre mesi di combattimenti tra l’esercito guidato dal generale Abdel Fattah al Burhan, capo della giunta militare al potere, e il gruppo paramilitare Forze di supporto rapido (Fsr), guidato dal generale Mohamed Hamdan Dagalo, è salito a quasi tremila vittime.
Messico
L’8 luglio è stato ritrovato il corpo del giornalista Luis Sánchez, corrispondente del quotidiano La Jornada nello stato occidentale di Nayarit. Sánchez era stato visto l’ultima volta la sera del 5 luglio. Secondo la polizia, è stato assassinato dalla criminalità organizzata a causa del suo lavoro.
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