15 settembre 2023 11:35

Brasile
Il 14 settembre tre sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro (destra) sono stati riconosciuti colpevoli di tentativo di colpo di stato per aver partecipato alle violenze a Brasília nel gennaio scorso dopo l’insediamento del nuovo capo dello stato, Luiz Inácio Lula da Silva. La corte suprema ha condannato Aécio Lúcio Costa Pereira e Matheus Lima de Carvalho a diciassette anni di prigione e Thiago Mathar a quattordici anni.

Stati Uniti
I lavoratori di tre fabbriche automobilistiche – una della General Motors nel Missouri, una della Ford nel Michigan e una di Stellantis nell’Ohio – sono entrati in sciopero il 15 settembre per chiedere aumenti salariali del 36 per cento nei prossimi quattro anni. Lo sciopero, il primo nel settore dal 2019, è stato indetto dal sindacato United auto workers (Uaw).

Ucraina-Russia
Il 15 settembre l’esercito ucraino ha affermato di aver riconquistato il villaggio di Andriivka, una decina di chilometri a sud della città devastata di Bakhmut, nella regione orientale di Donetsk. Le forze di Kiev hanno lanciato a giugno una controffensiva nell’est e nel sud del paese che finora non ha dato grandi risultati. Nelle ultime settimane, però, alcuni successi sono stati ottenuti sul fronte meridionale.

Unione europea
Il 14 settembre la Banca centrale europea (Bce) ha annunciato il decimo aumento consecutivo dei tassi d’interesse per contenere l’inflazione, che in base alle nuove stime dovrebbe essere del 5,6 per cento nel 2023 e del 3,2 per cento nel 2024. Il tasso sui depositi è aumentato di un quarto di punto per arrivare al 4 per cento, il massimo storico.

Yemen-Arabia Saudita
Il governo saudita ha confermato il 14 settembre che una delegazione dei ribelli huthi yemeniti è arrivata nella capitale Riyadh per alcuni colloqui. L’obiettivo è mettere fine al conflitto nello Yemen, che contrappone dal 2014 le forze governative, sostenute dall’Arabia Saudita, ai ribelli huthi, sostenuti dall’Iran. Il recente riavvicinamento tra Riyadh e Teheran potrebbe favorire un esito positivo.

Bangladesh
Il 14 settembre due attivisti per i diritti umani, Adilur Rahman Khan e Nasiruddin Elan, sono stati condannati a due anni di prigione “per pubblicazione di false informazioni e attacco ai sentimenti religiosi e all’immagine dello stato”, riguardo a un rapporto pubblicato nel 2013 sulle esecuzioni extragiudiziali commesse dalle forze di sicurezza. I due attivisti dirigono l’ong Odhikar, che dal 1994 documenta esecuzioni extragiudiziali, scomparse di oppositori e brutalità della polizia.

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