04 gennaio 2023 15:10

Messo da poco in archivio il 2022, è il momento di concentrarsi sulle novità musicali del 2023. Ci sono diversi album da tenere d’occhio nei prossimi mesi. Di alcuni sappiamo già la data di uscita, di altri la sapremo presto, mentre per altri ancora dobbiamo affidarci a un misto di intuizione e speranza. Ho fatto una lista, mettendo insieme certezze e indiscrezioni. Partiamo dalle certezze.

Iggy Pop, Every loser (6 gennaio)
A 75 anni, il musicista del Michigan non ci pensa neanche a ritirarsi e sta per pubblicare un album con alcuni dei più famosi batteristi del rock internazionale (da Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers a Taylor Hawkins).

Margo Price, Strays (13 gennaio)
Il country di Price, chitarrista e cantante di Nashville, non è musica rassicurante, ma critica nei confronti del suo paese. Parla di disparità di genere, di dicotomia tra le grandi città e la vita di provincia. E il suo nuovo disco promette di essere uno dei migliori che ha fatto.

John Cale, Mercy (20 gennaio)
Il cofondatore dei Velvet Underground sta per tornare con il suo primo album in sette anni. Definito dalla sua casa discografica, la Domino records, come un lavoro che attraversa la “notte dell’anima” attraverso l’elettronica, Mercy è stato registrato insieme a diversi nomi interessanti della musica contemporanea, da Laurel Halo agli Animal Collective.

Young Fathers, Heavy heavy (3 febbraio)
Il trio scozzese di pop sperimentale, che ha già alle spalle tre dischi molto interessanti e ha vinto il prestigioso Mercury prize nel 2014, sta per far uscire il quarto lavoro, anticipato da tre singoli (Geronimo, I saw, Tell somebody).

Kelela, RAVEN (10 febbraio)
La cantante rnb di Washington ci ha messo più di cinque anni a pubblicare il suo secondo disco, seguito dell’acclamatissimo Take me apart. Per ora conosciamo solo il singolo On the run.

Yo La Tengo, This stupid world (10 febbraio)
La band del New Jersey, ferma dal 2020 quando uscì We have amnesia sometimes, pubblicherà il 10 febbraio il suo diciassettesimo album, anticipato dal singolo Fallout.

Gorillaz, Cracker Island (24 febbraio)
La band a cartoni animati di Damon Albarn è pronta a pubblicare la sua ottava fatica. Come al solito, ci saranno tanti ospiti: Tame Impala (nel brano New gold), Thundercat (in Cracker Island), Stevie Nicks dei Fletwood Mac (in Oil), Bad Bunny (in Tormenta) e Beck (in Possession Island).

Depeche Mode, Memento mori (marzo)
Dopo la morte del tastierista Andy Fletcher, Dave Gahan e Martin Gore hanno deciso di andare comunque avanti con la loro storica band. Il titolo del nuovo album sembra fare riferimento proprio alla scomparsa di Fletcher e sarà accompagnato da un tour mondiale (che prevede anche date in Italia).

Lana Del Rey, Did you know that there’s a tunnel under Ocean blvd (10 marzo)
Lana Del Rey è una delle più talentuose e prolifiche cantautrici statunitensi. Dopo aver pubblicato due album nel 2021, tra un paio di mesi tornerà con Did you know that there’s a tunnel under Ocean blvd. Tra i produttori c’è ancora una volta il fidato Jack Antonoff.

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Fever Ray, Radical romantics (10 marzo)
Radical romantics è il primo album in cinque anni dell’artista svedese Karin Dreijer, in arte Fever Ray. La cantante ha già pubblicato anche due singoli, Carbon dioxide e What they call us, scritto insieme al fratello Olof, già al suo fianco nel progetto The Knife. Tra gli altri produttori e interpreti presenti in Radical romantics figurano Trent Reznor e Atticus Ross (Nine Inch Nails).

Metallica, 72 seasons (14 aprile)
Parlando del titolo dell’album, il cantante e chitarrista James Hetfield ha dichiarato: “Settantadue stagioni. I primi 18 anni della nostra vita che formano il nostro vero o falso io. Il concetto di ‘chi siamo’ affermato dai nostri genitori. Gran parte della nostra esperienza adulta è una rievocazione o una reazione a queste esperienze infantili. Prigionieri dell’infanzia o liberi da quelle catene che ci portiamo dietro”. La band ha anche diffuso il primo singolo estratto, Lux Æterna.

Noel Gallagher’s High Flying Birds, Council skies (maggio, titolo e data non confermati ufficialmente)
Il titolo del quarto disco solista del fondatore degli Oasis sembra un omaggio alle sue radici nella città di Manchester (la parola inglese council si riferisce probabilmente alle case popolari). C’è da aspettarsi un ritorno alle sonorità classiche degli Oasis? A giudicare dallo stile anni ottanta del primo singolo Pretty boy non direi.

Travis Scott, Utopia (giugno, da confermare)
Il rapper texano, che suonerà per la prima volta in Italia il 30 giugno, dovrebbe pubblicare all’inizio dell’estate l’atteso seguito di Astroworld (che era un signor disco), ormai risalente al 2018. Nei mesi scorsi Travis Scott è rimasto un po’ nell’ombra, soprattutto dopo la tragedia avvenuta durante il concerto del 5 novembre 2021, quando dieci persone sono morte schiacciate nella calca.

A$AP Rocky, Don’t be dumb (data da confermare)
Non si conosce ancora la data di uscita del nuovo album del rapper newyorchese, ma il titolo l’ha svelato lui stesso durante un concerto in streaming per Amazon, nel quale ha anche presentato tre brani inediti.

Peter Gabriel, I/O (data da confermare)
A novembre l’ex leader dei Genesis ha annunciato il suo primo tour in sette anni (che passerà anche dall’Italia). E ha aggiunto che dal vivo porterà le canzoni del nuovo disco I/O. Non sappiamo altro, al momento.

Everything But The Girl (primavera)
Il duo britannico formato da Tracey Thorn e Ben Watt non pubblica un album di inediti dal 1999, ma il 2 novembre la cantante ha scritto su Twitter che lei e il marito hanno fatto delle nuove canzoni insieme e le pubblicheranno come Everything But The Girl “la prossima primavera”.

E ora passiamo ai dischi che usciranno quasi sicuramente, ma dei quali non abbiamo una data d’uscita né un titolo.

Beyoncé e Jay-Z
Dopo aver pubblicato Reinassance, un album accolto trionfalmente da pubblico e critica (non mi è piaciuto così tanto in realtà, ma a persone che contano molto più di me, come i giornalisti di Pitchfork, sì) Beyoncé ha fatto sapere che ne arriveranno altri due. Stando al giornalista del New York Times Kyle Buchanan, la trilogia di Reinassance proseguirà con “un disco acustico” e un altro album registrato insieme al rapper (nonché marito) Jay-Z. Tanta carne al fuoco.

PJ Harvey
La cantautrice britannica pubblicherà probabilmente la prossima estate il successore di The hope six demolition project del 2016. I nuovi brani, ha fatto sapere la musicista, sono ispirati a compositori come Jonny Greenwood, Mica Levi, Hildur Guðnadóttir e Ryuichi Sakamoto e a musicisti come Anna von Hausswolff’s, oltre che a Rough and rowdy ways di Bob Dylan.

The Smile
A proposito di Jonny Greenwood, gli Smile, progetto che vede il chitarrista al fianco di Thom Yorke e del batterista Tom Skinner, hanno in programma di pubblicare il loro secondo album entro la fine dell’anno. Almeno stando alle parole di Skinner, che in un’intervista su Musicale a novembre aveva dichiarato: “Il tour ci ha permesso di sviluppare al meglio la nostra identità e l’anno prossimo succederanno sicuramente delle cose. Stiamo lavorando su alcuni brani nuovi e spero che a un certo punto nei prossimi mesi torneremo in studio per registrarli”.

Queens Of The Stone Age
A ottobre Jesse Hughes, il leader degli Eagles Of Death Metal, si è lasciato scappare che i Queens Of The Stone Age del suo amico Josh Homme avevano appena finito di registrare un nuovo album. Probabile quindi che la band lo pubblicherà entro la fine del 2023.

Fatoumata Diawara
A novembre la cantante maliana ha pubblicato il nuovo singolo Nsera, registrato insieme a Damon Albarn, che sarà l’antipasto del nuovo disco in arrivo entro la fine dell’anno.

KAYTRANADA
Il talentuoso producer canadese, il cui ultimo disco solista risale al 2019 (Bubba) farà uscire il suo nuovo progetto nel corso del 2023. E si tratta di canzoni orientate alla “dance”, come ha dichiarato in una recente intervista alla rivista Flaunt.

Janelle Monáe
La cantante statunitense, che ormai dedica sempre più tempo alla sua carriera di attrice, ha di recente dichiarato che è in studio a lavorare alle nuove canzoni. Per questo la inserirei nei nomi da tenere d’occhio quest’anno.

MGMT
La band del Connecticutt aveva promesso un nuovo album entro la fine del 2022, ma non è arrivato. Forse il 2023 sarà l’anno buono.

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The Cure
Negli ultimi anni la band di Robert Smith è tanto attiva dal vivo quanto sonnacchiosa in studio. Però pare che abbia pronto un disco, il cui titolo dovrebbe essere Songs of the lost world. Nella recente tournée il gruppo ha anche presentato alcuni inediti come Endsong, Alone e And nothing is forever, che presumibilmente ne faranno parte.

The National
Già la scorsa estate la band originaria dell’Ohio aveva dichiarato che la lavorazione del successore di I am easy to find (2019) era alla battute finali, quindi dovremmo aspettarci notizie nei prossimi mesi.

Wet Leg
Vale lo stesso discorso per il duo formato da Rhian Teasdale e Hester Chambers, che nel 2021 avevano stupito tutti con l’omonimo esordio trascinato dal singolo Chaise longue. A giugno, interrogate sulla questione secondo disco, hanno dichiarato: “È completamente finito”.

My Bloody Valentine
La band di Kevin Shields aveva promesso il successore di m b v già nel 2021, ma finora non si è mosso niente. Forse il 2023 sarà l’anno buono.

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