30 luglio 2018 15:27

Con un figlio di 13 anni che usa i social ho deciso di iscrivermi anch’io per capire di cosa si tratta. Quali sono le linee guida per una povera madre social digitalmente impreparata? –Lella

Tempo fa una mia amica ha avuto una storia con un ragazzo molto più giovane di lei che un giorno le ha detto serio: “Se vuoi che questa relazione abbia un futuro, devi stare anche su Snapchat”. Lei, che non aveva idea di cosa fosse Snapchat, l’ha mollato. Un altro mio amico, anche lui molto giovane, alla mia domanda “hai sentito la tua ragazza oggi?” ha risposto: “No, ci ho giocato”. Perché oggi i ragazzi non passano più ore al telefono a dirsi “mi ami, ma quanto mi ami” mentre giocano fianco a fianco in uno spazio virtuale a cui sono connessi entrambi da casa.

Ti racconto questi episodi per spiegarti che la questione è molto più complessa di quanto sembri: per un genitore che debutta sui social, il rischio di sentirsi come un arzillo vecchietto che arriva trionfante a un party per quindicenni è molto alto. I consigli che voglio darti sono tre.

Primo: NON SCRIVERE NULLA IN MAIUSCOLO, perché online equivale a urlare. Secondo: non tentare di interagire con tuo figlio. Nel raro caso che lui accetti la tua amicizia, osserva senza parlare, senza commentare e soprattutto senza tentare di fare la simpatica. Terzo: Facebook e Instagram ormai sono luoghi dove pullulano persone adulte. Cerca i tuoi amici e goditi quei social con loro. E lascia Snapchat e altre diavolerie troppo moderne a tuo figlio e ai suoi coetanei.

Questa rubrica è uscita il 27 luglio 2018 nel numero 1266 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati

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