19 ottobre 2020 17:46

Mia figlia preadolescente va matta per TikTok mentre io sono tentata di vietarlo. Ha ragione lei a dirmi che “sono come Trump”?–Catia

“TikTok è la destinazione leader per i video brevi da dispositivi mobili. La nostra mission è ispirare la creatività e portare allegria”. Questa è la descrizione ufficiale di quella che noi matusa di Facebook e Instagram chiamiamo semplicemente l’app dei balletti. Anni fa Internazionale pubblicò una vignetta del New Yorker in cui un medico legale, osservando il corpo di un uomo con la testa esplosa, dichiarava: “Un altro caso di persona con più di 40 anni che ha cercato di capire Snapchat”.

Fortunatamente per noi over 40, Snapchat è già preistoria, ma oggi la testa ci esplode quando cerchiamo di capire cosa spinge milioni di adolescenti a passare ore davanti al telefono a registrare e guardare brevi video di coreografie, gag, karaoke. Quando mi sono messo accanto alle mie figlie dodicenni per capire TikTok ho avuto l’impressione di fare zapping sulle più becere reti della tv locale. Ma oggi lo scontro generazionale si consuma anche sulle app ed è giusto che ogni generazione abbia la sua, seppure con limiti di tempo e alcune regole di base. Una tra tutte: niente ammiccamenti sessuali. Per distrarre le mie figlie da quella mole di materiale irrilevante ho usato la tv in streaming: viviamo nell’epoca d’oro dei telefilm. Nel nostro caso hanno funzionato Modern family e Chiamatemi Anna. Sono riuscito a diminuire il loro tempo sullo smartphone e a farle appassionare a prodotti narrativi di qualità più alta.

Questo articolo è uscito sul numero 1380 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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