07 novembre 2019 15:59

Donald Trump ha solo un’app scaricata sul suo iPhone: Twitter. Non usa il computer, legge soprattutto su carta e si fa stampare anche gli articoli usciti sui giornali digitali. Ma su Twitter è fortissimo. È seguito da più di 66 milioni di persone e da quando è presidente ha scritto 11.390 tweet. Il dato è aggiornato al 2 novembre, giorno in cui sul New York Times è uscita un’inchiesta su come Twitter sia diventato essenziale per Trump e stia ridefinendo la natura stessa della presidenza.

“Bum. Schiaccio e nel giro di due secondi ‘Abbiamo una breaking news’”, ha detto il presidente statunitense in un incontro alla Casa Bianca. Trump scrive fino a 270 tweet a settimana, circa 38 al giorno, per lo più la mattina presto o la sera tardi, quando è solo. Anche perché non gli piace farsi vedere con gli occhiali da vista. In più della metà dei tweet Trump ha attaccato qualcuno o qualcosa: dalla Federal reserve ai giocatori di football neri. In più di duemila tweet ha lodato se stesso. Ha promosso teorie del complotto 1.710 volte e se l’è presa con giornali o giornalisti 1.308 volte. Tra i suoi obiettivi polemici più frequenti ci sono ovviamente i democratici e poi le indagini dei giudici, le minoranze, gli immigrati, i suoi predecessori, Hillary Clinton. In 132 tweet ha elogiato dei dittatori.

Trump usa molto Twitter non solo per comunicare ma anche per informarsi, attraverso quello che scrivono o rilanciano le 47 persone che segue (familiari, personaggi famosi e politici repubblicani) e la valanga di tweet in cui compare il suo hashtag (circa mille al minuto). Diversi account legati ai servizi di intelligence cinesi, iraniani e russi l’hanno capito e lo inondano di notizie inventate per cercare di influenzarlo. Parlando al New York Times un ex agente dell’Fbi ha detto: “Usando Twitter puoi attirare la sua attenzione e condizionarlo, puoi distorcere la sua visione del mondo”. Proprio come con un utente qualsiasi, con la differenza che si tratta del presidente degli Stati Uniti.

Questo articolo è uscito sul numero 1332 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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