Sono un tuo fan storico, ma mi trovo in disaccordo col consiglio che hai dato a CIS, le lesbica che voleva aggiungere nel suo profilo per incontri online “non sono interessata alle donne trans”. Io sono maschio ed eterosessuale, e se conosco una donna online voglio essere sicuro che sotto i vestiti abbia genitali femminili. È un mio requisito, e non mi rende meno alleato delle persone transessuali. Non sono attratto da chi non ha genitali femminili: devo andarmi a bere un caffè con una donna trans solo per darle il contentino?
-Not An Asshole

Il fatto di preferire – o addirittura considerare come un requisito – un determinato tipo di genitali non ti priverà in nessun modo del tuo status di alleato delle persone trans, NAA. Il punto, qui, è aggiungere al tuo profilo alcune parole (“niente donne trans”) che potrebbero forse risparmiarti l’orrore di bere un caffè con una o due donne trans nell’arco di tutta la tua vita di frequentazioni, ma di sicuro faranno sentire una merda ogni donna trans che capita sul tuo profilo.

Questo, per le persone transessuali, è già un mondo fortemente ostile e inospitale. Perché uno che si considera un alleato (o un’alleata, nel caso di CIS) dovrebbe volerlo rendere ancor più ostile e inospitale? I momenti di imbarazzo e i caffè “sprecati” sono parte integrante delle conoscenze online. Una donna transessuale non operata “sotto” mica ti sbatte l’uccello in faccia – quasi sempre accennano alla cosa prima di arrivare fin lì – e tu non sei certo obbligato ad andare a letto con una persona da cui non sei attratto.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it