19 settembre 2018 16:53

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho divorziato da poco e intrapreso una relazione con un uomo che conosco e a cui voglio molto bene da decenni. Il sesso è fantastico: dall’inizio alla fine, provo più piacere di quanto ne abbia mai provato con il mio ex marito anche nei momenti migliori. E nei momenti più intensi mi fa vedere le stelle. È un amante molto generoso, mi eccita da morire, e puntualmente vengo quando ci scambiamo messaggi erotici. Ma con lui devo ancora provare un orgasmo. In passato raggiungevo l’orgasmo soltanto quando il mio partner mi praticava del sesso orale, e molto raramente quando mi stimolava il clitoride con le dita. Il mio ex marito nel sesso orale non era bravo, e per arrivare alla meta dovevo fantasticare parecchio (con il risultato che regolarmente sceglievo di evitare lo sforzo). Il mio nuovo partner si muove e fa sesso orale benissimo, ed è disposto ad applicarsi per tutto il tempo che serve. Ma anche se quando me la lecca provo sensazioni incredibili, ogni volta finisco a un punto morto che proprio non riesco a superare. Con lui non ho avuto un solo rapporto che mi abbia lasciato insoddisfatta, e questo nonostante il mancato orgasmo. Con il mio ex, invece, ogni rapporto che non si concludeva con l’orgasmo mi lasciava un senso di frustrazione, o peggio ancora di noia (a volte gli chiedevo perfino di lasciarmi sola per potermi masturbare dopo il sesso). Tu hai idea del perché io non riesca a superare quest’ostacolo? Forse ho solo bisogno che lui sia più noioso e ripetitivo per potermi concentrare. Ma se è così, ne vale la pena? Perché mai dovrei fare del sesso peggiore per “migliorarlo”? Oppure devo semplicemente accontentarmi del sesso pazzesco che facciamo ora, anche se significa non raggiungere l’orgasmo? È giusto che io accetti di rinunciare a venire insieme al mio partner?

–No Orgasm Possibly Ever

Attenta alle profezie che si autoavverano! Se te ne stai lì seduta – o distesa – a ripetere che stare con mister Si Muove Benissimo vuol dire rinunciare a “venire insieme al partner”, NOPE, aumenti le tue probabilità di non raggiungere mai più l’orgasmo, con quest’uomo o con chiunque altro. Ecco qual è secondo me il problema: con il tuo ex hai fatto un sacco di pessimo sesso, ma riuscivi a raggiungere l’orgasmo concentrandoti, ovvero “fantasticando parecchio”. Il tuo ex ti forniva rapporti orali svogliati e/o stimolazioni del clitoride poco entusiasmanti che non interferivano con la tua capacità di concentrarti/fantasticare. In altre parole, NOPE, con il tuo ex riuscivi a – non avevi altra scelta che – rifugiarti nella tua testa e affidarti alla tua fantasia erotica per arrivare alla meta. Durante il sesso eri presente in senso fisico, ma non emotivo né erotico.

Dal momento che mister Si Muove Benissimo si muove così bene – perché ti eccita da morire, perché ti provoca sensazioni stupende, perché a volte ti fa vedere le stelle – non sei più in grado di rifugiarti nella tua testa. Per anni sei stata tu quella che, per venire, doveva metaforicamente andarsene e concentrarsi su qualsiasi cosa dovesse concentrarsi; a volte chiedevi di andarsene perfino al tuo ex, letteralmente. In te si è creata una potente associazione tra il ritirarti in un luogo privato, sicuro ed eccitante – sottraendoti al tuo partner emotivamente, eroticamente e a volte anche fisicamente – e il raggiungimento dell’orgasmo.

Al tuo partner attuale non riesci a sottrarti nello stesso modo, e nemmeno lo desideri. E tra l’altro: vuoi sapere perché vieni scambiandoti messaggini sexy con lui? Perché il sexting è una fantasia assistita. Quando ti scambi i messaggini zozzi con mister Si Muove Benissimo tu sei sola, NOPE, un po’ com’eri sola quando facevi sesso con il tuo ex.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Ci vorrà un po’ di tempo per impostare una nuova traiettoria, nel senso che dovrai creare un’associazione nuova, che ti permetta, durante il sesso con il partner, di essere completamente presente (emotivamente, eroticamente, fisicamente) e in grado di raggiungere l’orgasmo. Il segreto è non avere fretta e, ripeto, non incasellarti in profezie negative autoavveranti come quella con cui si chiude la tua lettera. Al posto di pensare che facendo sesso con un partner non verrai mai, pensa che gli orgasmi torneranno. Ci vorrà un po’ di tempo, certo, ma tu fidati del tuo corpo e del tuo cervello, che già sono all’opera per reimpostare la traiettoria di cui sopra.

Un consiglio pratico: la prossima volta che farai sesso con mister Si Muove Benissimo – le prossime dieci volte – avvisalo in anticipo che gli chiederai di smettere di leccartela molto prima di raggiungere un punto morto. Dopodiché stimolati da sola, con le dita o con un vibratore, mentre lui ti abbraccia. Se hai bisogno di stenderti e chiudere gli occhi, stenditi e chiudi gli occhi, ma non rifugiarti nella tua testa. Mantieni il contatto fisico e chiedigli di dirti cose zozze o eccitanti mentre ti dirigi verso la meta, in modo da essere sempre consapevole della sua presenza. Una dozzina di orgasmi autonomi raggiunti in presenza di entrambi – con una presenza emotiva, erotica e fisica – velocizzeranno l’impostazione della traiettoria.

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Sono un maschio eterosessuale e mi sono da poco lasciato con una donna che sorvegliava il mio uso di internet per verificare che non mi “masturbassi con le cose sbagliate” (i miei gusti non sono particolarmente scandalosi: mi piacciono i piedi e farmi dominare un po’). Da tre mesi a questa parte mi vedo con un’altra donna, ed è arrivato il momento di rivelarle i miei gusti. Ma ho davvero paura di aprirmi, per via della ex che mi umiliava. Io e la mia nuova fidanzata leggiamo la tua rubrica insieme, per cui se pubblichi la lettera potrò valutare la sua reazione qualora decida di parlargliene.

–Help A Guy Out?

Con piacere, HAGO, però attenzione: a volte, quando si parla di gusti sessuali, le persone reagiscono male non perché gli facciano schifo o gli ammazzino l’eccitazione, ma perché partono dal presupposto che sia così per il partner. Tu quindi non andare nel panico se la prima reazione della tua ragazza dovesse essere negativa (“Bleah, che schifo! I piedi e la dominazione!”), perché potrebbe non essere rappresentativa di ciò che pensa davvero e/o di quanto sia aperta ai tuoi gusti. Per scoprire come la pensa, è probabile che tu debba affrontare la rivelazione che stai cercando di evitare.

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Sono una donna di 24 anni, e tre settimane fa sono uscita da una lunga relazione con un uomo fra i trenta e i quaranta. Negli ultimi mesi avevo cominciato a invaghirmi di un altro, che ho cominciato a frequentare praticamente subito dopo essermi lasciata. Al mio ex quando devo dirlo? Abbiamo deciso di rimanere amici, e continuiamo a parlarci e a vederci almeno una volta alla settimana. Voglio che lo sappia da me, ma non so bene quale sia il tempo giusto da far passare.

–Don’t Wanna Be An Asshole

Frequentarsi troppo dopo una separazione finisce per mantenere aperte e fresche le ferite emotive, DWBAA, specie per la persona che è stata scaricata – parto dal presupposto che a scaricarlo sia stata tu. Incontrarsi una volta alla settimana, poi, è decisamente troppo e troppo presto. Ciò detto, se tu temi che il tuo ex fidanzato lo venga a sapere da amici comuni, dirglielo tu (e al più presto) è chiaramente la scelta più giusta (e difficile). Ma se il tuo ex rischia di scoprirlo, che so, dal tuo account Instagram, la scelta migliore (e meno lesiva del suo ego) sarebbe invitarlo a smettere di seguirti e far passare un po’ di tempo, abbastanza da poter falsificare la data d’inizio della nuova relazione.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger. Traduzione di Matteo Colombo.

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