04 dicembre 2019 16:56

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

La mia ex, con cui sono stato nove mesi, mi ha chiamato due mesi dopo che ci siamo lasciati accusandomi di averle trasmesso il papillomavirus (Hpv). Ha anche aggiunto che in futuro dovrò dire a tutte le persone con cui faccio sesso che ce l’ho. Sono un uomo di 38 anni e non ho mai avuto alcun segno io sintomo di infezioni sessuali. So che il papillomavirus è molto comune, che spesso va via da solo, e che per gli uomini non esiste un test. Tu cosa ne pensi? Devo dire alle mie partner sessuali che ce l’ho?

– Help Person Vacillating

La maggior parte delle persone contrae l’Hpv – il papillomavirus umano – a un certo punto della vita, la maggior parte non sviluppa mai i sintomi, e nella maggior parte dei casi l’infezione se ne va da sola. Esiste un vaccino efficace e sicuro per proteggersi dai ceppi di Hpv che possono causare cancro della cervice uterina, dell’ano, dell’uccello o della gola, e tutti, indipendentemente dall’età, dovrebbero vaccinarsi. E siccome i sintomi possono presentarsi anche a distanza di anni dalla prima esposizione, la tua ex non ha modo di sapere se sei stato tu a infettarla. O che non sia stata lei a infettare te. Ogni adulto sessualmente attivo deve partire dal presupposto di essere entrato in contatto con l’Hpv, di averlo o di averlo avuto, e comportarsi di conseguenza.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono un uomo gay, e c’è questo tizio che vedo sull’autobus e trovo estremamente attraente. Non riesco a non guardarlo. Ma ecco che arriva il “ma”: lui fuma. Sto accarezzando l’idea di convincerlo a smettere. Vorrei infilargli un bigliettino in tasca o nello zaino con la seguente proposta: “Facciamo un patto. Tu rinunci alle sigarette, e in cambio io ti faccio un pompino alla settimana per un anno. Mi preoccupo per la tua salute. Pensaci, per favore”. Sull’autobus ci sono altri passeggeri che fumano, ma a loro non ho voglia di fare la stessa proposta. Però mi intristisce pensare che questo ragazzo fumi, e vorrei farlo smettere. Se è un’idea folle, ti prego di dirmelo, così mi aiuti a metterci una pietra sopra.

– Before Undertaking Sincere Tobacco Eradication Deal

Benché le tue motivazioni siano indubbiamente limpide – tu non ci guadagneresti nulla, BUSTED, se non la tacita soddisfazione di avviare un attraente sconosciuto verso una vita più sana – non sai se questa persona sia attratta da te. Ma è probabile che possa avere una reazione negativa anche se lo fosse. Perché se è vero che io e te sappiamo che la tua proposta è totalmente altruista – sei la Florence Nightingale del pompino anonimo – questo attraente sconosciuto penserà che tu sia un maniaco con deliri di onnipotenza e problemi di autocontrollo, perché infilare un biglietto del genere nella tasca o nello zaino di uno sconosciuto (cosa che sul piano tecnico e legale ti richiederebbe di aggredirlo) è esattamente il genere di cosa che fanno i maniaci con deliri di onnipotenza e problemi di autocontrollo. E siccome certe cose le fanno i maniaci con deliri di onnipotenza e problemi di autocontrollo, BUSTED, le persone perbene come te non possono farle senza essere fraintese. Perciò, in assenza di segnali di interesse da parte dell’attraente sconosciuto – per esempio ricambiare i tuoi sguardi – dovrai fare quel che farebbe qualsiasi gay normale che non sia un maniaco con deliri di onnipotenza quando vede sull’autobus un attraente sconosciuto: lasciarlo in pace mentre di nascosto controlla se è presente su una delle tante app da rimorchio gay.

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Mia moglie ama il sesso ultrasoft. Accetta di sculacciarmi e penetrarmi con un dildo, ma non “prende il controllo” della situazione. Lo fa per accontentarmi, e si aspetta che manifesti la mia approvazione in tutte le fasi del processo. Appena le sculacciate arrivano al punto in cui mi ritraggo e le chiedo di smettere, lei smette. Per lo stesso motivo, anche con il dildo non si arriva mai oltre qualche affondo. Non che a me piaccia il dolore fine a se stesso, ma voglio e ho bisogno che sia lei a comandare.

– Seeking Pointers About Needed Kinks

Uno dei motivi principali per cui la gente si accorda sulle parole di sicurezza, SPANK, è che così facendo può gridare “Oddio! Basta, ti prego! È troppo!” e la persona che sta sculacciando o penetrando sa che, finché non sente la parola “collusione” o “giuliani” o “zelensky”, può continuare a sculacciare o penetrare. Non ricorrere alla parola di sicurezza è l’espediente con cui la persona sottomessa può continuare a comunicare la sua approvazione durante la sculacciata/penetrazione/quel che è, o quantomeno che è disposta a sopportare la sculacciata/penetrazione/quel che è per compiacere la persona attiva.

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Io e il mio fidanzato abbiamo un rapporto dom/sub soft. Nessuno dei due ha mai subìto violenze sessuali né fisiche. Io soffro di depressione e di una leggera ansia. Ultimamente, quando il sesso va molto bene, finisco per avere degli attacchi di panico. Se provo un orgasmo intenso e lui ci va giù duro con la penetrazione, arriva un punto in cui lo respingo fisicamente, comincio a tremare, il mio respiro accelera moltissimo, mi metto a piangere e insomma mi viene un attacco di panico. Mi sento molto in colpa con lui, perché davvero non c’entra niente. Ma c’è qualcosa, nella sovreccitazione fisica, che dà al mio corpo il “via libera” per avere un attacco di panico. È successo alcune volte, e adesso il mio compagno è restio a fare sesso. Vorrei riuscire a fermare questi attacchi di panico soprattutto per lui, ma quando mi vengono ho solo voglia di mettermi a piangere e sfogare tutto. Lui però, da meraviglioso compagno qual è, vuole solo consolarmi e farli passare. Ti prego, aiutami.

Problems Around Nookie-Induced Crisis

Gli attacchi di panico durante il sesso sono una cosa che ti conviene affrontare con un terapista o uno psicologo, PANIC. Se sei già in cura per la depressione e l’ansia, ti prego di parlare degli attacchi di panico con lo specialista in questione. Se non sei in cura, ti prego di cominciare. Quanto al fatto che il tuo compagno sia restio ad avere rapporti, mi sembra comprensibile. Ma c’è un modo relativamente semplice per aggirare il problema: se a scatenarti gli attacchi di panico sono gli orgasmi intensi seguiti da una penetrazione martellante, allora o dopo un orgasmo intenso eviti la penetrazione, oppure, prima di avere l’orgasmo, aspetti che il tuo compagno abbia finito di martellare.

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Mi capitano situazioni, con la mia dolce metà, in cui sono lì che la faccio godere, la porto all’orgasmo, le vengo dentro e a lei piace da morire. La settimana dopo, stessa situazione: è lì che ansima e geme, io esplodo e lei mi dice: “Sei venuto?” E io penso: “Credevo di averla fatta godere come l’altra volta, e adesso di colpo non capisce se le sono venuto dentro?”.

What The Actual Fuck

A volte la persona che viene scopata (Pcvs) presta molta attenzione alla persona che scopa (Pcs). La Pcvs osserva ogni dettaglio della Pcs, la Pcvs si rende conto di quando la Pcs è davvero vicina, la Pcvs sa esattamente quando la Pcs è venuta. Ma a volte la Pcvs molla il controllo e parte per il suo cazzo di film, WTAF, e questo perché gode un casino a farsi scopare. Ansima e geme, la Pcvs, ma è talmente persa nelle sensazioni fisiche ed emotive – prende il cazzo con una tale intensità – che solo quando la Pcs smette di scoparla si rende conto che la Pcs ha finito di scoparla. Per cui non è un brutto segno che la tua metà a volte ti chieda se sei venuto, WTAF: è un buon segno.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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