31 marzo 2021 16:22

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sto con il mio fidanzato da due anni e mezzo e tra noi va benissimo, o così pensavo. La settimana scorsa gli ho frugato nella cronologia del browser e non so cosa pensare di quello che ho trovato. Ti leggo e ascolto il podcast da tanto tempo, Dan, E QUINDI SO CHE QUEL CHE HO FATTO È SBAGLIATO. Credo di essere stata spinta da: 1) qualche strascico di sfiducia (tempo fa ho scoperto che il mio fidanzato andava su Tinder, lo ha fatto anche dopo che ci siamo messi insieme, ma non credo abbia mai scritto a qualche donna o pensato di incontrarla); 2) la mia ansia/depressione generale, che dopo un anno di pandemia sembra particolarmente acuta. Ecco cos’ho scoperto: il mio fidanzato guarda donne a caso su Facebook, non sono sue amiche e non rientrano nella sua rete di contatti, che io sappia. Dopodiché cancella il registro delle attività. Secondo te cosa vuol dire? Dove trova questi nomi/queste donne? Sì masturba con le loro foto? Devo affrontare la questione o solo sentirmi una merda perché ho invaso la sua privacy? Non mi dà altro motivi di non fidarmi, questo va detto, e in generale mi sembra un libro aperto. (Tutte le persone a me vicine che lo conoscono concordano). Io però non riesco a scrollarmi di dosso la paura/paranoia che abbia una doppia vita, e non voglio sorprese. Mi piacerebbe sapere come la pensi.

– Sincerely Nervous Over Online Pattern

Il mio parere sul ficcare il naso è più articolato di quanto credi. Riassumendo brevemente: NON RITENGO PER FORZA CHE TU ABBIA SBAGLIATO. O meglio, ficcare il naso è sbagliato e credo che tutti abbiano diritto alla privacy – anche chi è in coppia – ma a volte ficcando il naso una persona scopre cose che doveva sapere e/o ha il diritto di sapere. Se una donna scopre che il marito frequenta di nascosto orge gay facendosi riempire di sborra finché non gli escono le bolle dal naso, per poi tornare a casa a fare sesso non protetto con lei, ecco: quella donna ha il diritto di saperlo, e il marito non può comportarsi da parte offesa solo perché lei l’ha scoperto frugando nel suo telefono.

Il mio – irritante, visto che sembra irritare alcuni – parere è che l’invasione della privacy può essere giustificata solo retroattivamente. Se scopri una cosa che dovevi e avevi il diritto di sapere, il tuo gesto era giustificato. Altrimenti no. Bisogna ficcare il naso solo in un presenza di altri indizi o motivi di preoccupazione – per alcuni, le innocue interazioni su Tinder del tuo fidanzato lo sarebbero, per altri no (sia detto: per me no) – e il semplice fatto di essere gelosi, insicuri e paranoici non conta. Inoltre, chiunque sia tentato di curiosare con o senza motivo deve considerare il non trascurabile rischio di trovare qualcosa che 1) non aveva bisogno di sapere e 2) non può dimenticare. Una volta mi ha scritto un uomo che aveva curiosato nel computer della moglie scoprendo che lei, anni prima che si conoscessero, era andata a letto con il fratello. Una volta sola, e poco dopo che si erano incontrati da adulti per la prima volta. Ma il marito non aveva bisogno di saperlo, non poteva più dimenticarlo, e sapere che la moglie era andata a letto con il fratello gli aveva rovinato la vita sessuale di coppia e la presenza agli eventi di famiglia.

Insomma, SNOOP, ficcando il naso cos’hai scoperto? Una cosa che non c’era bisogno che sapessi: il tuo fidanzato non ti tradisce, non ha una seconda famiglia segreta in un’altra città, non passa un venerdì su due legato con il nastro adesivo in una sling a un’orgia gay. Una volta curiosato, tutto quel che sai e che prima non sapevi è… una cosa che avresti dovuto già sapere. Al tuo fidanzato, come alla maggior parte dei fidanzati (il mio compreso) piace guardare la gente su internet. Se non hai altri motivi per sospettare che ti tradisca, SNOOP, dovrai fare come tutti gli altri e concedergli il beneficio del (davvero irrisorio) dubbio. Guardare con discrezione le persone attraenti per strada, su Facebook o anche su un’app di incontri non significa tradire. Masturbarsi davanti a immagini, mentali o di altro tipo, di donne, uomini o persone non binarie non significa tradire. Quello che hai scoperto non dimostra, di per sé, che il tuo fidanzato ti tradisce o intende farlo. E quindi la tua invasione della sua privacy non è, mi duole dirtelo, giustificabile retroattivamente, ovvero non devi dirgli proprio un cazzo.

Il tuo fidanzato ha diritto a uno spazio di autonomia erotica. Se guarda le donne su internet e si fa una sega ogni tanto, ma senza sfiorare nessun’altra con la punta del pene o della lingua o delle dita o di qualsiasi altra parte del suo corpo abbia promesso a te e a te sola – e se non ti trascura sul piano sessuale, se non ti manca di rispetto (e cancellare la cronologia del browser o il registro attività su Fb non è segno di colpevolezza, bensì di rispetto) – allora non ha fatto niente di male. Tu sì.

Infine, se il tuo fidanzato pretende uno spazio di autonomia erotica ma lo nega a te – se guarda le altre su internet o dal vivo ma ti fa una scenata quando tu guardi altri uomini o loro guardano te – allora hai un problema diverso, ovvero un fidanzato autoritario, sessista e ipocrita. Per fortuna, SNOOP, il tuo fidanzato non sembra essere nessuna di queste cose. Il che non significa che prima o poi non possa farti qualche sorpresa – il semplice fatto di non avere ancora tradito non significa che non lo si farà, così come non scoprire indizi di tradimento non significa non essere traditi – ma non è il caso che tu gli dica cos’hai fatto, né che gli chieda conto di quello che hai scoperto. Cioè niente.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono nata e cresciuta in Medio Oriente, in una società dove vige il “le femmine non fanno sesso finché non si sposano”. Sono eterosessuale, ho 33 anni e oggi vivo negli Stati Uniti. Ho avuto vari partner sessuali, ma puntualmente vado in crisi quando si tratta di fare sesso per la prima volta con un uomo che sto frequentando. Se dopo aver fatto sesso le cose non funzionano e ci lasciamo, penso sempre che ho fatto sesso troppo presto. Vorrei sapere come la pensi al riguardo.

– Sexual Politics Lost In Translation

Il modo più rapido per scoprire se una persona da te vuole solo sesso è scoparci. Se dopo rimane, super. Voleva sesso, chiaramente, ma non solo quello. Se invece sparisce e questo ci dispiace beh, chiaramente è un po’ meno super. Se però il sesso ti è piaciuto e non soffri troppo se uno, per qualsiasi ragione, dopo aver fatto sesso una volta o due decide di non essere interessato ad approfondire, SPLIT, allora scopati chi ti pare e approfondisci con quello (o quelli) che rimangono. Se però ti senti usata e/o soffri molto quando dopo il sesso “non funziona”, magari – per il tuo bene – ti conviene accantonare il sesso per un po’.

Dal momento che chi è interessato solo al sesso non aspetterà settimane o mesi per farlo con te per la prima volta, aspettando potrai sfoltire quelli a cui la possibilità di una relazione non interessa. L’attesa non garantisce che un rapporto duri, SPLIT, così come non sempre fiondarsi subito a letto garantisce il fallimento. Insomma, SPLIT, non ti sto consigliando la cosa giusta da fare, ma di fare cos’è giusto per te.

E poi ci sono tanti modi per definire se una cosa “funziona” dopo aver fatto sesso. Che lo si faccia al primo appuntamento o dopo tre mesi di frequentazione, se il sesso è stato pessimo e non ti è piaciuto, se lui era irrispettoso, incurante dell’igiene o poco dedito al tuo piacere, oppure tutte e tre le cose insieme, non doverlo rivedere è una cosa che “funziona”.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it