Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono un etero single sui quaranta. Frequento donne tra i venti e i cinquanta. Ho da poco fatto sesso con una ventunenne, l’età minima che prendo in considerazione. Non fosse che, dopo aver fatto sesso, lei mi ha detto di avere molto meno di 21 anni. Non ho commesso un reato. Vivo in uno stato dove l’età del consenso è sorprendentemente bassa e lei la supera, anche se di poco. Tutto questo non si basa su mie supposizioni. In un messaggio mi ha scritto chiaramente di avere 21 anni, che era anche l’età indicata nel profilo sull’app dove ci siamo conosciuti. Fisicamente ne dimostra 21, mi ha detto che ha un lavoro, che vive per conto suo, e diverse cose che mi ha raccontato avevano senso solo per una persona di 21 anni. Ora so che alcune cose le ha inventate. Con lei ho subito interrotto i contatti.

Pur non avendo infranto la legge, mi è rimasta una brutta sensazione. Pessima, sinceramente. Anche se quello che ho fatto non è illegale, penso che forse dovrebbe esserlo. Molti direbbero che già ho sbagliato ad andare a letto con una ventunenne (o una che pensavo lo fosse), a non aver verificato meglio (dovevo chiederle un documento?). Ma sono stato ingannato e ho avuto un rapporto sessuale che altrimenti avrei evitato, e che adesso mi fa stare male. Non riesco a mangiare, bevo troppo e non riesco a non pensare di essere uno schifoso e che la mia vita a questo punto è finita. L’idea del sesso ormai mi disgusta.

È un problema così serio come sembra a me? È giusto che senta di aver subìto qualcosa o voglio solo sentirmi una vittima? Prima non pensavo che andare con una ventunenne fosse sbagliato, e quando frequento donne più giovani cerco sempre di essere corretto, ma ora mi sento abbastanza sporco.

–Worries Over Recent Sexual Experience

Nessuno che abbia letto la tua lettera, o che stia leggendo la mia risposta, vorrebbe che ti aiutassi. Nessuno vuole che io scriva qualcosa per farti sentire meglio, WORSE, o meno sporco, perché nessuno muore dalla voglia di saperti di nuovo sulle app.

Mi spiace, WORSE, ma i quarantenni etero che dicono di essersi scopati una ragazzina per sbaglio non suscitano molta simpatia. Perché di questo si tratta, no? Nello stato in cui vivi lei aveva superato l’età del consenso, WORSE, ma di poco; e l’età del consenso nello stato in cui vivi è “sorprendentemente bassa”. Ne consegue che la ragazza – scusa: la ragazzina – in altri stati non avrebbe avuto l’età del consenso. Il che significa che di anni ne avrà avuti 16 o 17.

Quasi tutti partiranno dal presupposto – fondato – che tu, quarantenne esperto, dovessi capirlo prima di scoparti un’adolescente. E che, se non l’hai capito, è perché non volevi capirlo prima di scopartela.

Ma per correttezza nei tuoi confronti, WORSE, e a rischio di far arrabbiare chiunque altro legga questa rubrica – Dio, ti prego, strappami le dita – va detto che alcuni adolescenti sembrano più grandi di quello che sono. Conosciamo tutti un sedicenne a cui non chiedono i documenti quando compra le sigarette perché dimostra minimo cinque anni in più. Alcuni di noi quel sedicenne lo sono stati. Ma conosciamo tutti anche un ventunenne che ne dimostra 16. E alcuni di noi lo sono stati.

Un’altra cosa che tutti ormai dovremmo sapere è che gli adolescenti, a volte, vanno sulle app da incontri e sesso mentendo sull’età. Quando un adulto fa match con chi dichiara di avere tra i 18 e i 21 anni – indipendentemente che l’adulto abbia due anni in più o venti in più – spetta alla persona adulta assicurarsi che la più giovane non sia minorenne.

E se è vero che un etero finito a letto con un’adolescente per sbaglio non suscita simpatia, sempre che le cose siano andate come dici tu, WORSE, e che tu abbia avuto un rapporto sessuale a cui non avresti acconsentito se non tratto in inganno… hai il diritto di pensare di aver subìto un torto. Lo “stupro con inganno”, vale a dire il consenso a un rapporto sessuale ottenuto dichiarando il falso, è un tema molto dibattuto in giurisprudenza, e i casi come il tuo – uomini molto più grandi che si scopano ragazze adolescenti – non sono in genere tra quelli citati da chi vorrebbe rendere lo “stupro con inganno” un reato.

Pochissimi vedranno in te una vittima, WORSE, e perlopiù penseranno che se da qualcuno ti sei fatto ingannare – e per molti sarà un grosso “se” – quella persona sei tu. Ma non sei qui a chiedere a nessuno di decidere se puoi sentirti in colpa per ciò che hai fatto (scoparti una ragazzina) né/o per ciò che ti è stato fatto (un’adolescente ti ha mentito). Puoi sentirti un po’ come vuoi.

Oltre a queste orribili sensazioni, WORSE, ti è rimasto un sottofondo di panico al pensiero dei guai in cui il tuo uccello avrebbe potuto cacciarti. In un altro stato, o se la ragazzina fosse stata un po’ più giovane, rischiavi di finire nel registro dei molestatori sessuali. Tra il momento in cui hai scoperto la sua vera età a quello in cui Google ti ha detto l‘età del consenso nel tuo stato, WORSE, ti sarà passata la vita davanti.

E dunque ora che fare? Alzare la cazzo di fascia di età. Se smetti di frequentare donne al di sotto dei trent’anni, per esempio, le tue probabilità di ritrovarti in questa situazione – di rischiare nuovamente l’arresto e il carcere – crollano. E se mai dovessi fare match con una rara trentenne che ne dimostra 17, chiedile un documento.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono una donna cis etero di 35 anni che è appena tornata a vivere in una grande città del sud degli Stati Uniti. Anche se prima o poi vorrò avere un compagno stabile, al momento cerco solo cose occasionali. Un po’ di penetrazione come si deve, qualcosina con il culo, un po’ di bondage light e magari qualche festino. Appena trasferita, ho evitato le app e conosciuto i primi quattro uomini con cui sono andata a letto tramite amici. Erano tutti cis eterosessuali tra i 35 e i 45 anni, e tutti hanno avuto problemi di erezione o eiaculazione precoce. Sono frustrata, delusa e insoddisfatta, e mi sento pure un po’ in colpa. Se voglio continuare a farmi i trenta-quarantenni devo mettere in conto l’erezione ballerina? C’è un modo per scoprirlo in anticipo? O l’unico è andarci a letto? Se faticano a durare quanto vorrei, come faccio a dirgli che passo oltre senza fargli capire che è perché voglio uno a cui si rizzi e che duri almeno dieci minuti? È un problema se preferisco passare all’uomo successivo anziché intavolare confronti magari difficili visto che voglio solo cose occasionali? Secondo te avrei più fortuna sulle app?

–Hardly Aroused Recent Dicks

Se non vuoi più scoparti una persona non le devi spiegazioni. Sparire di colpo è eccessivo e scortese, HARD, e anche i partner occasionali sono persone. Si può ringraziare una persona per i servizi resi senza dirle che non si è più interessati a riceverli. Se uno pretende spiegazioni e a te va di dargliele, HARD, puoi essere chiara. E poi va’ a sapere, magari lui ti dice che era nervoso, o che ha problemi di erezione o tenuta solo con le persone nuove, o che dopo quella sera è corso a comprarsi del Viagra. Se vuoi dargli una seconda possibilità, puoi. Se è di nuovo una delusione, non sei tenuta a dargliene una terza.

Quanto al chiedere in anticipo se a uno gli viene o gli resta duro, HARD, si rischia di provocare la classica ansia da prestazione che non te lo fa venire e restare duro. Insomma, la strategia migliore sarebbe forse divertirti qua e là finché non trovi un uomo o più uomini che fanno al caso tuo. Ah, e non devi aspettare di avere un compagno stabile per partecipare a un sex party. I maschi single in genere non sono ammessi, le donne single sì. Lì incontrerai persone con aspettative simili alle tue – non si va a un’orgia a cercare relazioni stabili – e potendo osservare gli uomini al lavoro con altre donne, capirai a quali di loro viene duro, resta duro e dura.

***

Sto con un uomo sposato (lo so, lo so). E anche se può sembrare controproducente per me, sto cercando di convincerlo a chiedere alla moglie di tornare in terapia di coppia. Non perché credo che possa salvare il matrimonio, forse irrecuperabile, ma perché penso lui debba almeno provare a dire sinceramente alla moglie cosa pensa, cosa sente e di cosa ha bisogno, e la terapia di coppia sarebbe un contesto protetto. Ci sono già stati, mi dice, e le sedute finivano tutte per gravitare intorno a lei, ai suoi sentimenti, ai suoi bisogni, e lui secondo me non ha espresso quasi nulla di ciò che sta vivendo con la moglie. Ha preferito scaricare tutto su di me, che pur felice di aiutarlo non sono una psicoterapeuta. Penso anche che dovrebbe chiedere alla moglie di aprire la coppia, perché da come ne parla non è pronto a lasciarla (questioni economiche). La terapia di coppia può essere uno spazio sicuro in cui affrontare l’argomento. Come faccio a convincere lui e la moglie a riprovarci, così posso smetterla di fargli da psicologa?

–Mistress In Middle

Puoi smettere di fargli da psicologa anche subito, MIM. Nessuno ti costringe a sorbirti le lamentele matrimoniali del tuo amante finché lui e la moglie non tornano in terapia di coppia. Fissa un limite: “Scopare sì, sfogare no”.

E anche se non dici da quanto tempo va avanti tra voi, MIM, immagino che sia da un pezzo, visto che sei stufa dei suoi sfoghi (le scopate devono essere spettacolari). Insomma, MIM, ormai hai sentito ogni singola lamentela del tuo amante sulla moglie e sul loro matrimonio dieci volte se non di più. Hai pazientemente ascoltato, amorevolmente consolato, scopevolmente scopato… e adesso al tuo amante devi dire basta. Non “basta scopare”, ma “basta lamentele”. Sei la sua amante, non la sua psicologa, e da parte sua è scorretto pensare che tu debba ricoprire entrambi i ruoli.

Piccolo avvertimento: stai cercando di convincere il tuo amante, il quale dice di non voler lasciare la moglie, a tornare in terapia di coppia e a dire alla moglie un sacco di cose che non potrà rimangiarsi e che potrebbero portare alla fine del matrimonio. Se speri di passare da comparsa a regina consorte – più o meno consciamente – non ti conviene che sul divorzio ci siano le tue impronte. L’amante rischia sempre di prendersi la colpa, MIM, ma se lui segue il tuo consiglio e in conseguenza di questo il matrimonio crolla, rischi di trovarti incolpata e lasciata.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger. Inviate le vostre domande a mail@savagelove.net.

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