13 settembre 2023 16:33

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ti leggo dall’Italia e ho bisogno di un consiglio. Circa quattro anni fa ho cominciato a frequentare una ragazza con la quale convivo da due mesi. Da quando la conosco soffre di periodi di depressione e ansia, anche se all’inizio non lo sapevo. Ha trascorso diverso tempo in terapia e continua a prendere farmaci. È stata molto dura per entrambi, e a un certo punto sono andato per un po’ da uno psicologo. Mi ha subito conquistato la sua sensibilità, la sua dolcezza e il suo modo di vedere le cose. Per molti versi, lei mi completa. Ma poco dopo la fase iniziale, il rapporto ha perso quasi del tutto il lato passionale, soprattutto per via dei farmaci che prende, ma anche della sua ansia di provare dolore nelle zone intime. Ho cercato di accettarlo, e l’ho invitata a rivolgersi a uno specialista che potesse alleviare le sue paure. Le ho anche consigliato di riprendere gli incontri con il suo psicologo, da cui ha smesso di andare tre mesi fa.

Cosa devo fare? Non voglio lasciarla. A lei ci tengo e sono convinto che col tempo le cose possano migliorare, ma al momento nel nostro rapporto c’è un notevole vuoto.

– Vexed Over Intimate Decline

Non si scopa, eh?

Non so cos’altro possa voler dire quell’”ha perso il lato passionale”, per cui lo leggo come «non si scopa». E a quanto sembra, si è smesso di scopare - si è persa la passione - poco dopo l’inizio della relazione (”poco dopo la fase iniziale”), il che significa che state insieme senza fare sesso da tre anni e rotti.

Se hai bisogno di sentirtelo dire: non c’è nulla di male nel voler fare sesso con la propria compagna, VOID, specie se all’inizio il rapporto era anche sessuale. E anche se non penso che uno debba prendere la porta alla prima difficoltà fisica o emotiva - non è molto amorevole - non siamo obbligati a mantenere una relazione che non appaghi i nostri legittimi bisogni emotivi e fisici (e c’è una grossa differenza tra lasciare una persona dopo decenni e chiudere un rapporto che non appaga i suddetti bisogni relativamente presto).

Dici che non vuoi lasciarla, VOID, ma è una possibilità che devi come minimo prendere in considerazione. Perché non solo in questa relazione sei sempre più infelice, VOID, ma non sembra molto felice nemmeno lei. Hai cercato di aiutarla, non ha funzionato – però chissà, magari tra un anno o due o tre qualcosa scatterà, e lei ricomincerà ad andare dallo psicologo e dai medici di cui ha bisogno (consiglierei uno specialista del pavimento pelvico). Ma se invece le cose non migliorano? Se fosse così e basta? Saresti disposto a rimanere con lei, così com’è, per il resto della tua vita?

Avere accanto un compagno innamorato che ci sostiene durante le crisi può fare un’enorme differenza. Ma un compagno che non vuole lasciarci perché siamo depressi, disoccupati o avvolti dalle fiamme – unito al fatto di sapere che in quelle condizioni non ci abbandonerebbe – può a volte, in un senso perverso, fare da incentivo a non curarci, non cercare lavoro, non spegnere le fiamme. Ecco perché uno nella tua posizione, VOID, una persona con i tuoi valori, prima o poi deve chiedersi: “Restando con la mia compagna le faccio del bene o del male? La aiuto o peggioro la situazione?”. Altre domande che dovresti porti al più presto: “Sono felice?”. “Mi sto prendendo cura di me?”. “Se le cose restano come sono, posso vivere così – con questi vuoti incolmati – per il resto della mia vita?”.

Quando avrai risposto – e risposto sinceramente – a queste domande, saprai cosa fare. Lasciarla sarà molto difficile, se alla fine sceglierai di farlo, ma lasciare una persona non vuol dire abbandonarla. Puoi continuare a essere presente per questa ammirevole donna non come fidanzato, ma come intimo amico. E continuare a sostenerla, incoraggiarla, ammirarla.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono un’italiana di 31 anni. Sto con un uomo sposato che ha due figli, entrambi sui dieci anni. Lo scorso inverno lui si è iscritto al mio stesso club sportivo. C’è stato un lungo flirt che ad aprile è diventato sessuale, e ci siamo innamorati. I primi mesi sono stati stupendi e il sesso andava benissimo, pieno di sentimento e di vigore. Andando avanti con il rapporto, ha cominciato ad accennare a un suo desiderio di separarsi dalla moglie (dice che non fanno sesso). Diceva cose come: “Con te mi piacerebbe fare anche solo il bucato” e “Vorrei tanto poter dormire con te ogni sera”. A un certo punto, con la moglie le cose sono peggiorate. Con me e con i suoi genitori (che adesso sanno della mia esistenza) ha parlato della possibilità di separarsi e divorziare. Un giorno, durante una lite con la moglie, hanno infine pronunciato la parola “separazione”. Lui allora si è intristito e mi ha detto che non ce la faceva. Che i figli avrebbero sofferto troppo. Da allora non sopporto più di stare con lui. Sono troppo innamorata, e le mie aspettative non possono più tornare quelle di prima. Sto cercando di lasciarlo, ma è difficile. Gli ho spiegato ciò che provo, e lui si sente in colpa per avermi indotto a pensare che tra noi ci fosse un futuro. Ecco perché adesso, pur dicendo di amarmi, ha accettato di chiudere: perché non vuole che io soffra. Io però sono triste. Non so cosa fare. So che farei bene a dimenticarlo, ma è difficile. Esiste un modo per superare questa situazione a breve? Uno dei problemi è che frequentiamo lo stesso club sportivo, il che significa vedersi due volte a settimana.

– Breakup Attempt Somehow Isn’t Catching

Fammi capire: tu vuoi lasciarlo, lui ha gentilmente accettato di lasciarti, ma ci sono rallentamenti in uscita perché – come Neil Sedaka scoprì nel 1962 – lasciarsi è difficile. Lo è in particolare quando il sesso va alla grande, il legame è splendido e le circostanze continuano a farvi incontrare.

Ma le circostanze, almeno quelle che hai citato, non sono al di fuori del tuo controllo. Se non riesci a vederlo senza intristirti e/o volertelo scopare e/o intristirti dopo averci scopato, allora devi smettere di vederlo. Il che significa chiedergli di lasciare il club sportivo (c’eri prima tu) oppure, qualora rifiutasse, lasciarlo tu stessa. Se non te la senti – se non sei disposta a lasciare il club sportivo – non posso che concludere che non vuoi smettere di scopare con lui né intendi farlo. Ma hai la decenza di sentirti in colpa perché continui a scopartelo, il che depone a tuo favore.

P.S. Se il tuo amante rimane sposato solo perché i figli sono piccoli e il divorzio gli ribalterebbe la vita, è probabile che il tuo amante e sua moglie si separeranno - amichevolmente - una volta cresciuti i figli. Mi rendo conto che dieci anni di attesa sono parecchi, ma a volte con la perseveranza le amanti vincono la corona. Chiedi a Camilla.

***

Sono un italiano di 29 anni che vive a Londra. Ad aprile ho cominciato a vedermi con un tizio di qui, un anno più grande di me, che si è da poco dichiarato gay dopo tredici anni in coppia con una donna. Fin dall’inizio ho pensato che non avrebbe funzionato, perché lui, comprensibilmente, doveva esplorare la sua sessualità. Ma poi ci siamo frequentati per un paio di mesi ed è nato un legame molto forte. Ci sentivamo tutti i giorni, appena possibile ci vedevamo, stavamo insieme tutto il weekend. Non sembrava un rapporto occasionale. Fatto sta che, passati quei due mesi, io ho accennato all’argomento “fidanzati”, e lui mi ha detto con grande chiarezza di non volere “una relazione”, anche se con me stava benissimo.

A quel punto ho alzato lo scudo difensivo e sono sparito. Questo succedeva un mese fa, e da allora non ci siamo più sentiti. Una settimana fa, però, due mie amiche mi hanno detto che ci ha provato con loro. Nel senso che in due occasioni siamo usciti tutti insieme e lui le ha baccagliate parecchio. Tanto che a un certo punto pare abbia chiesto a una delle mie amiche di fargli un pompino. So che non eravamo una coppia chiusa, ma che cazzo! Con le mie amiche vai a provarci? Con chiunque altro accomodati, fratello mio, ma le mie amiche?! Mi sento come se avessi frainteso tutto quanto, come se di me non gliene fregasse un cazzo e io non valessi nulla. Vado dallo psicologo, e so che è una cosa su cui devo lavorare. Ma non riesco a superarla, mi sento troppo ingannato e inutile. Tu cosa ne pensi?

– Completely Insensitive And Outrageous

Datti una calmata.

A differenza del tuo ex-quel-che-era, CIAO, tu non hai fatto coming out l’altro ieri. Sei un quasi trentenne gay dichiarato con un bel gruppo di amici intorno – sempre che una di questi non glielo abbia succhiato nella stanza accanto – e adesso sbrocchi perché tra te e una persona che vedevi da due mesi non ha funzionato. È brutto quando chi desideri non ti vuole, ed è brutto quando si rivela uno che arriva a provarci con le tue amiche. Ma tra “di me non gli importava” e “non valgo niente” ce ne passa. Detto francamente, CIAO, una reazione del genere me la aspetterei da un ragazzino fresco di coming out, cioè uno che abbia zero esperienza di coinvolgimento con persone da cui è effettivamente attratto, e non da un uomo che vive apertamente la sua sessualità da anni.

Uno prova i sentimenti che prova, CIAO, e non è mia intenzione rimproverarti. È un bene che tu veda qualcuno – che tu ti faccia aiutare – perché se questa è la tua reazione a una storia di due mesi con un neo-gay andata male, avere qualcuno che ti aiuti a orientarti è una buona idea. Al tuo psicoterapeuta dovresti dire anche che con lui sei sparito perché non era pronto a dirti esattamente ciò che volevi sentirti dire nel momento in cui volevi sentirlo. Provarci con le amiche di una persona che ha dei sentimenti per te è una bastardata, CIAO, ma lo è anche sparire nel nulla perché quella persona non è pronta a impegnarsi, non ancora o nemmeno in futuro. Il tuo psicoterapeuta potrebbe aiutarti a capirlo.

Infine, non è raro che un uomo gay, presentando agli amici un nuovo fidanzato (o scopamico occasionale), scopra che il nuovo fidanzato e/o scopamico si è fatto metà dei suoi amici. Non è il vostro caso: lui si è dichiarato da troppo poco tempo per essersi già fatto metà dei tuoi amici. Eravate partner occasionali, ma l’occasionalità non dà licenza di essere irrispettosi. Ed è stato straordinariamente irrispettoso, da parte sua, trattare il fatto che gli presentassi i tuoi amici – segno in genere che il rapporto, da occasionale, sta diventando più serio – come una qualunque serata a casa a scorrere Grindr.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger. Inviate le vostre domande a mail@savagelove.net.

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