20 marzo 2024 15:01

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sto cominciando ad avere delle reazioni strane verso l’uomo con cui ho una storia. Mi ritrovo a volerlo punire per le trasgressioni più insignificanti, e a sgridarlo o non rivolgergli più la parola finché non si scusa. Il poveretto non ha fatto niente di male, cioè niente di davvero grave, semplicemente non è stato in grado di soddisfare le aspettative irragionevoli che ho nei suoi confronti. E come se non bastasse, siamo piombati in una sorta di gioco di ruolo, almeno verbale, in cui lo comando a bacchetta. Lui a quanto pare vuole che lo punisca e lo comandi, e io faccio entrambe le cose, ma non sono mai stata né una dom né una sub. Sinceramente sono confusa da queste dinamiche, però mi sembra che lui le provochi apposta. Come mi devo muovere?

– Problems Understanding Nuances In Situationship Here

“Questa situazione mi ricorda il film Secretary, un classico kinky”, dice The Funny Dom. “È uno spaccato affascinante della vita di un dom e una sub che non capiscono bene la propria identità, né come vivere quella dinamica in modo sensata. La scena in cui James Spader prende a sculacciate Maggie Gyllenhaal è tenera e insieme eccitante, oltre che controversa, ma nella vita reale noi la sappiamo più lunga”.

The Funny Dom è lo pseudonimo di un daddy quarantaquattrenne che vive a Melbourne, in Australia. Praticante e divulgatore di kink da molto tempo, cura in rete “uno spazio spensierato (ma severo!)” per dom, sub e switch fin dall’inizio della pandemia.

“A quanto pare questi due hanno sviluppato una sorta di dinamica dom/sub”, dice. “Punish dovrebbe considerarla come un particolare tipo di ballo che stanno eseguendo entrambi in modo sbagliato. E per quanto lei dica che è lui a provocarla, per ballare il tango bisogna essere in due”.

Magari il tuo fidanzato già sapeva di essere un sub quando ti ha conosciuta, e ti sta sottilmente addestrando a dominarlo, ricompensando i comportamenti punitivi che vuole suscitare in te. Immagino che sia altrettanto confuso dalla dinamica che avete involontariamente innescato come coppia. Ma visto che a te piace castigarlo, Punish, e a lui farsi castigare da te, non mi sembra tanto un problema quanto l’inizio di una relazione bellissima, nonché bollente.

“Da come Punish e il suo fidanzato reagiscono ai reciproci comportamenti mi sembra chiaro che entrambi sguazzino nella dinamica d/s”, prosegue The Funny Dom. “Hanno davanti un’occasione concreta di esplorare un pezzo grosso e succulento della propria identità. Ma per compiere quei passi devono prima fare un discorso sulle mosse che hanno fatto finora, e sul loro significato, e poi decidere se vogliono approfondire ulteriormente quelle dinamiche. E in quel caso, come farlo in maniera consapevole”.

Uno di voi due deve dire: “Senti, cosa stiamo facendo?”, e visto che sei stata tu a scrivermi per prima, Punish, credo spetti a te dirlo. E se sei preoccupata per la piega che sta prendendo la situazione – se temi che questa dinamica possa sfociare in gesti che ti mettono a disagio – dare un nome a quello che state facendo ti aiuterà a contenerlo. In questo momento, Punish, stai punendo il tuo fidanzato, sperando che gli piaccia quanto credi. Una volta che ne avrete parlato, potrai punirlo con la certezza che la cosa gli piace. E ricorda: questo discorso deve servire non solo a individuare i limiti del tuo fidanzato come sub, PUNISH, ma anche i tuoi limiti come dom.

“Per intavolare il discorso potrebbero guardare insieme un bel film a tematica kinky”, suggerisce The Funny Dom, “qualcosa come Secretary o Amore e guinzagli – che offre una rappresentazione molto meno controversa e anche tenera di una dinamica sub maschile – e poi parlare di cosa gli è piaciuto, cosa no, e riflettere su quello che sta succedendo tra loro. Possono anche procurarsi un manuale – ce ne sono molti – e cercare lezioni o workshop da frequentare insieme o ciascuno per conto proprio”.

Un manuale che potresti procurarti e leggere insieme al tuo fidanzato è The funny dom’s guide to kink, in due volumi.

“Punish e il fidanzato, ma in realtà tutte le coppie interessate al kink, devono ricordarsi che il kink è una grande, eccitante, caotica, meravigliosa avventura, di quelle che ti cambiano”, conclude The Funny Dom, “e che non va esercitato in un vuoto privo di consapevolezza”.

Detto diversamente, Punish, ne dovete parlare. Oppure, come amiamo dire qui alla Savage love spa, dovete usare le parole.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono un trentenne etero e cis. Nell’ultimo paio di anni, per lavoro, ho dovuto trascorrere vari mesi lontano da mia moglie. Durante l’ultima lunga separazione mi sono messo a scrivere lettere, lunghe, vogliose, emotive, e un sacco di roba spinta. Le ho spedito taccuini pieni di lettere vogliose e brevi racconti erotici, disegni e storie in stile libro-game. Le ho confidato alcuni dei miei kink. (Lo so, Dan: avrei dovuto farlo quando abbiamo cominciato a frequentarci, ma all’epoca ancora non ascoltavo il tuo podcast). È venuto fuori che lei è alquanto vanilla, e mi ha chiesto di andarci piano con la roba kinky. Visto che le lettere e i racconti erano regali, ho obbedito. Non sono bravissimo a parlare dei miei sentimenti e desideri, però riesco a metterli per iscritto. Non erano tutte cose spinte, le mandavo anche lettere piene d’amore, non solo di desiderio, ma non ho mai ottenuto chissà quale reazione.

Per esempio, le ho scritto un menù di gusti di gelato, con dei codici che corrispondevano a vari temi e kink. L’idea era che lei scegliesse quello che voleva leggere nei taccuini futuri. Ho ricevuto un paio di richieste, però lei non ha mai usato il sistema dei gusti, né tantomeno mi ha chiesto “miele e lavanda” o “menta e scaglie di cioccolato”. (Sì, sul menù c’era anche il gusto vaniglia).

Vale la pena portare avanti questi progetti? Devo tornare a inserire i miei kink (perlopiù scenari in cui sono il sub) nei racconti o rischio di farla sentire sotto pressione? Per i prossimi due anni staremo insieme a tempo pieno. Amo tantissimo questa donna, è per quello che l’ho sposata, ma non è bello fare l’autore di lettere passionali non corrisposte.

– Boy Overconfidently Oversharing Kink Stories

“Innanzitutto, da maschio etero a maschio etero, un plauso a Books per il modo bellissimo e creativo con cui ha saputo esplorare le sue voglie, e bravo a chi è capace di condividere, mettersi a nudo e parlare di kink in maniera giocosa”, dice The Funny Dom. “Dovrebbero farlo di più anche gli altri maschi etero cis. Purtroppo per Books, credo che la sua trasformazione da impacciato a grafomane abbia colto la moglie un po’ alla sprovvista”.

Dici che non era tua intenzione far sentire tua moglie pressata (a risponderti a tono, a far propri i tuoi kink), però a me sembra che lei ci si senta eccome, Books, e che tu ci sia rimasto male davvero.

“Capisco benissimo che Books provi un po’ di delusione per non essere stato ricambiato”, dice The Funny Dom. “È umano. Però deve ricordarsi che nessuno gli ha chiesto di preparare questo pranzo di cinque portate. Prima di improvvisarsi chef e fare una cosa del genere, si deve parlare insieme di gusti, appetiti e opzioni. Dal punto di vista delle dinamiche kinky, l’invio di materiali spinti e di possibili scenari di gioco che vedono la partner nel ruolo dominante, senza prima assicurarsi che lo sia o che lo voglia, è una forma di manipolazione che si vede spesso in quelle relazioni che sono state principalmente vanilla, ma in cui uno dei due a un certo punto vuole esplorare la dimensione kinky”.

Va da sé che questa non è la ricetta per il successo. Quindi cosa puoi fare? “Books non deve smettere di scrivere”, dice The Funny Dom, “però deve tenere per sé i suoi scritti, aprire un blog anonimo o scrivere per qualche piattaforma di letteratura erotica, e poi, tornato a casa, parlare a quattr’occhi con la moglie di quello che prova lui e, cosa più importante di tutte, di quello che prova lei, e se le va di esplorare questa dimensione. Se a lei non va, a quel punto Books dovrà tenerne conto prima di trascorrere insieme i prossimi decenni. La compatibilità di base rispetto ai kink non è come tifare o no per la stessa squadra di calcio. È assolutamente vitale per una relazione sana”.

Seguite The Funny Dom su Instagram e Threads. The Funny Dom è disponibile per sedute di consulenza online personalizzate rivolte a coppie e singoli.

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La mia ultima storia è andata in pezzi perché il mio ex voleva da parte mia una prestazione sessuale all’altezza. Tutto il resto era fantastico, e ci amavamo davvero tanto, però io sono uno di quei rari maschi gay che pretendono la monogamia. (Esistiamo anche noi, Dan). Questo significa che non potevo accettare che lui esplorasse la dominazione e la degradazione insieme ad altri uomini. Facevamo ottimo sesso convenzionale (entrambi versatili), e lui si dichiarava soddisfatto, ma continuava a chiedermi il permesso di farsi dominare da altri. Troncare mi è sembrata l’unica scelta possibile. Leggo la tua rubrica e ascolto il tuo podcast, Dan, quindi so che il mio ex non si è scelto i kink apposta per sabotare la nostra storia. Speravo però che gli potesse bastare esplorarli con il porno e le fantasie, ma purtroppo non è stato così. Sono passati due anni dalla nostra separazione e sono felice di poter dire che siamo rimasti amici. Da sei mesi frequenta un altro, sta diventando una storia seria, e il suo nuovo fidanzato lo domina e lo umilia come io non ero in grado di fare semplicemente perché lo amavo troppo per fare cose del genere. Lo amo ancora e voglio il meglio per lui, quindi faccio molta fatica a interagire con il suo nuovo fidanzato, sapendo come tratta il mio ex. Mi è difficile considerare amorevole o sana la loro relazione. Devo dirgli qualcosa? Vorrei esordire con “Sono felice per te, ma….”. Poi però come continuo?

– The Loving Vanilla Ex

Ecco cosa puoi dire al tuo ex: “Sono felice per te”. Punto e basta, senza “ma”.

Allargando l’inquadratura: le dinamiche bdsm e dom/sub non fanno per te. (E con questo intendo “non te lo fanno venire duro”). Perciò non è che tu non riuscissi a fare quelle cose con il tuo ex perché lo amavi troppo per dominarlo e umiliarlo; non è che tu fossi troppo amorevole e virtuoso per certa robaccia, è che quelle cose non ti va di farle con nessuno, perché non te lo fanno venire duro.

Ora, TLVE, voglio dare per scontato che, come la maggior parte dei maschi gay versatili e vanilla, metterlo e prenderlo nel culo te lo faccia venire duro, e che nell’ambito di un rapporto intimo sia per te un gesto amorevole e sano.

Immaginiamo però che non ti piaccia, e che qualcuno decida di mettertelo nel culo ugualmente. In queste circostanze non lo vivresti come un atto d’amore; lo vivresti come una violenza. Be’, proprio come tu sei in grado di viverlo come un atto d’amore perché ti piace prenderlo nel culo da qualcuno che ti ama, il tuo ex fidanzato è capace di vivere la dominazione e l’umiliazione come un atto d’amore perché a lui piace farsi dominare e umiliare da qualcuno che lo ama.

Bdsm consensuale, giochi dom/sub, umiliazione erotica: non fanno per te, non li capisci, non sei tenuto a farli. Però centinaia di milioni – forse addirittura miliardi – di persone eterosessuali non concepiscono che metterlo nel culo a un altro uomo possa essere un atto d’amore. Non lo capiscono. E fortunatamente per te, gli eterosessuali – quelli che non lo capiscono (#nontuttiglietero) – non possono dirti come devi amare il tuo prossimo fidanzato, TLVE, e tu non puoi dire al tuo ex come deve amare il suo fidanzato attuale.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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