28 marzo 2024 15:01

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho una storia con un tizio sposato e sì, lo so, sono banale. Non voglio che lui lasci la moglie. Non voglio neanche averci rapporti intimi e non stiamo facendo nulla di fisico. Siamo stati bravi tutti e due a non superare quel limite. Però siamo molto coinvolti a livello emotivo. Amiamo ripeterci che il nostro non è un tradimento, ma dal punto di vista sentimentale abbiamo sicuramente una storia. Sinceramente io con lui non voglio fare sesso. Guardo le foto di lui con la moglie e i figli per ricordarmi che ha una famiglia, e non la voglio sfasciare. Non che basti andare a letto con lui per sfasciarla, ma insomma ci siamo capiti. Non voglio essere “l’altra”. La mia domanda è: parlando così tanto con lui, veramente di tutto (comprese fantasie sessuali che non metteremo mai in pratica), e trattandoci come anime gemelle, sto mettendo a rischio la sua famiglia? Forse sono solo un’ingenua, ma mi sono convinta che, finché ci asteniamo dai rapporti fisici, va tutto bene.

– Can’t Have Unavailable Male Partner

Mi rendo conto che ultimamente ho risposto a un sacco di domande come quella di Chump, ma c’è una questione più ampia che vorrei affrontare, e la domanda di Chump è un ottimo punto di partenza. Intanto però faccio le mie scuse ai lettori affezionati che sbufferanno trovando anche nella rubrica di questa settimana l’ennesima domanda da parte di una donna che si scopa, o sta per scoparsi, un uomo sposato.

Ecco la questione più grande che vorrei affrontare: credo che le coppie debbano dare al sesso la definizione più ampia possibile e al tradimento quella più ristretta possibile. Perché quando una coppia dà una definizione ampia di sesso – che non comprenda solo la penetrazione anale o vaginale – quella coppia finirà per fare più sesso e la sua vita sessuale diventerà più varia, più interessante e appagante. D’altra parte, se sono pochissime le cose che contano come tradimento – se la definizione di quest’ultimo è limitata – è meno probabile che la stessa coppia si tradisca e, di conseguenza, che si lasci a causa di un’infedeltà. Riassumendo: una definizione ampia di sesso porta a fare più sesso e a farlo meglio, una definizione di tradimento limitata porta a relazioni più solide.

Ora, mi rendo conto che queste due idee sono in conflitto tra loro. Da una parte credo che fare sexting con un partner debba contare come sesso, ma non penso che lo sia se lo si fa con qualcun altro, per esempio nell’ambito di un flirt su internet che non diventerà mai niente di fisico. Del resto la capacità di avere due idee opposte non è solo la dimostrazione di un’intelligenza di prim’ordine, come ha detto Francis Scott Fitzgerald, ma anche il segno di quell’intelligenza emotiva necessaria ad avere una relazione riuscita. (Vi prego di notare che “riuscita” non equivale a “perfetta”).

Una mia personale fissazione: voglio che le relazioni belle anche se imperfette sopravvivano (nessuna relazione è perfetta, alcune sono belle), e più sesso fa la coppia media, migliore tenderà a essere la relazione. E visto che la coppia media considera imperdonabile il tradimento, meno cose contano come tradimento e meno è probabile che la coppia media si lasci per via di un tradimento. Ecco perché porto avanti la mia crociata solitaria contro quei cazzo di idioti che tentano di imporci il concetto di microtradimento. Invece di rafforzare le relazioni restringendo la definizione di tradimento, questi cazzo di idioti stanno distruggendo le relazioni aggiungendo sempre più cose all’elenco. Resti in contatto con un ex? Tradimento! Ti confidi con un amico? Tradimento! Segui qualche bonazzo o bonazza su Instagram? Tradimento!

Questi idioti che elencano esempi di microtradimenti e microinfedeltà sui loro social network – quasi tutti sedicenti esperti di relazioni (titolo per il quale non è previsto un esame di stato) – non aiutano nessuno, e nessuno dovrebbe dargli retta. Perché invece di spingere le persone a definire il tradimento in maniera ristretta, rafforzando le loro relazioni, le spingono a definirlo in maniera così ampia che nessuna relazione può mai sopravvivere.

Le storie emotive – definite in modo assai ampio – compaiono sempre negli elenchi di microtradimenti pubblicati da questi sfasciafamiglie. E anche se odio concedere perfino un millimetro a questi microidioti, Chump, non mi lasci scelta: stai a tutti gli effetti portando avanti una storia emotiva con quest’uomo. Se lui e la moglie non hanno ridefinito la loro relazione in senso platonico, e se lui non ha il permesso di cercare questo genere di attenzioni da altre donne, voi due state privando sua moglie di qualcosa che è suo di diritto. E visto che stai dedicando a quest’uomo il tempo che potresti dedicare a trovarti un tizio non sposato, che vuole scoparti e con cui ti va di scopare, ti stai privando di quel tipo di rapporto che vuoi e desideri.

Quindi, se non vuoi mandare all’aria il suo matrimonio – se non vuoi passare da una storia emotiva a una storia bella e buona – smetti di parlarci, mandargli messaggi e condividere con lui fantasie sessuali. Il fatto di non averci ancora scopato non garantisce che non cederai alla tentazione di farlo. Più si gioca in mezzo al traffico e più si rischia di farsi investire. Più vai avanti a parlare con quest’uomo e a scambiarci fantasie sessuali, più rischi di farti investire.

Se non vuoi farti investire, non giocare in mezzo al traffico. Se non vuoi scoparti quest’uomo sposato, Chump, smetti di flirtarci.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono un maschio etero e cis. Quando faccio sesso con la mia partner monogama (e quando lo facevo con quelle passate), fino a un certo punto mi piace molto, poi però mi blocco. Per riuscire a venire devo evocare mentalmente l’immagine di me che scopo con una certa partner occasionale passata. Non si tratta assolutamente di una persona con cui vorrei stare. Funziona sempre, è infallibile. Ho cercato tante volte di non farlo. Ho provato la cosa più ovvia, cioè vivere il momento e concentrarmi sulla mia partner, e in qualche occasione sono riuscito a venire senza fare affidamento su quell’immagine, ma è raro. Nota a margine: il porno lo guardo, senza eccessi e non in modo compulsivo, e con quello riesco a venire. E ogni tanto mi masturbo pensando ad altre esperienze passate, riuscendo a venire. So che in tutto questo non c’è niente di male, però la trovo una fissazione problematica per la sua estrema specificità e perché, almeno per qualche minuto, mi ritrovo staccato dalla mia partner. Con il passare degli anni ho imparato a provarne meno vergogna, ma sono ancora tormentato. In passato ho provato a parlarne con una partner monogama che si era accorta che stavo un po’ altrove, ed è stata decisamente una pessima idea. L’alternativa però è quella di restare intrappolato in questi pensieri segreti. Aiutami a uscirne, ti prego! Sono sicuro di non essere il primo ad avere questo problema.

– Can’t Understand My Situation

Ma è un problema o un superpotere, Cums? Se per raggiungere il culmine devi accedere a quelle immagini mentali, e non sei completamente preso dalle sensazioni fisiche ed emotive che stai vivendo in quel momento, significa che sei in grado di durare esattamente quanto vuole la tua partner attuale. Decidi tu quando richiamare le immagini di quella partner passata, il che significa che non raggiungi mai il punto di non ritorno prima di quando lo desideri e, cosa forse ancora più importante, di quando lo desidera la tua partner. Perciò magari invece di sentirti in colpa per questo “problema” e cercare di risolverlo da solo o, peggio, informare le tue partner attuali, dovresti accettare che è così che funziona il tuo uccello e riconoscere quanto è vantaggioso per le tue partner.

Dovevo vedermi con una persona. Pensavo che avessimo un appuntamento. Non avevamo fissato un luogo né un orario d’incontro precisi, era una situazione alquanto libera. Credevo che fossimo d’accordo di tenerci la serata libera e immaginavo che avremmo definito i dettagli più avanti. Lui però ha preso altri impegni – cena con un’altra persona – e mi ha detto di averlo fatto perché non gli avevo dato notizie in tempo utile. Ora, io pensavo di aver detto chiaramente che mi sarei fatto vivo una volta rientrato a casa dal lavoro il giorno in cui avevamo concordato di tenerci liberi. Com’è il protocollo in questi casi? Non avrebbe dovuto essere lui a dire qualcosa tipo: “Oh, non ti sei più fatto vivo, se non ho tue notizie entro l’ora tale mi organizzo diversamente”, invece di prendere altri impegni e basta?

– Suddenly Unmade Plans

Ti vuoi scopare o no questo tizio, Sup? Se sì, dagli il beneficio del dubbio, archivia questo mancato appuntamento alla voce “malinteso” e mettiti d’accordo per un’altra sera. Perché è possibile, anzi plausibile, che lui aspettasse di ricevere tue notizie, o che non la ritenesse una proposta definitiva, o che fosse distratto quando gli hai detto che lo avresti chiamato una volta rientrato dal lavoro. Quindi fai una proposta decisa, precisa e inequivocabile per un’altra sera, Sup, quel tipo di proposta che potresti descrivere a una rubrica di consigli senza usare “pensavo”, “credevo” o “immaginavo” e via dicendo. Se lui ti dà buca un’altra volta, non concedergli più altre possibilità né il beneficio del dubbio.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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