22 maggio 2024 17:10

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono la mamma, aperta e intelligente, di un ragazzino di tredici anni. Da poco ho scoperto che mio figlio ha cominciato una relazione dom/sub online in cui ha chiesto alla sua “padrona” di affidargli compiti degradanti, come quello di bere il proprio sperma. Naturalmente la sua “padrona” gli ha chiesto una “prova di lealtà” in denaro sotto forma di buoni regalo. È così che sono venuta a sapere della relazione. Di colpo il mio account Amazon si è riempito di acquisti di buoni regalo per questa persona, firmati “Il tuo Schiavo”. Ho contattato subito questa “padrona” e le ho notificato che stava intrattenendo una relazione sconveniente con un ragazzino di terza media. Lui non ha ancora neanche dato il suo primo bacio, Dan, tantomeno ha avuto rapporti fisici con qualcuno. Non voglio umiliarlo per i suoi kink, ma ho comunque il forte timore che tutto questo sia troppo avanti perché un ragazzino della sua età possa anche solo capirlo. Nel corso degli anni mio figlio ha sviluppato una fissazione per i piedi delle donne e per le giganti che calpestano figure minuscole (tutto ciò negli anime e nei manga). Ripeto: voglio davvero che cresca con un atteggiamento sano nei confronti del sesso, ma questa mi pare una sfida estrema per qualunque genitore. Posso sperare di riuscire ad arginare questi comportamenti così adulti? Mi sento già stravolta e lui è appena entrato nella pubertà!

– Mostly understanding mom

Oh, cielo. Ti aspettano cinque anni faticosissimi. Dovrai restare vigile – monitorando le attività online di tuo figlio – ed essere pronta a intervenire. Non puoi riprogrammare l’immaginario erotico di tuo figlio, Mum, e neanche sprecare tempo a provarci. Non puoi impedirgli di andare su internet, però puoi installare dei filtri sui suoi dispositivi, controllare a intervalli regolari la sua cronologia di navigazione, e ricordarglielo spesso. Non per umiliarlo, ma per tenerlo al riparo da molestatori, truffatori e quel genere di ricattatori sessuali che ha spinto vari giovani al suicidio, soprattutto maschi. Il fatto che a tuo figlio piaccia eseguire degli ordini lo rende particolarmente vulnerabile a quegli individui che convincono i ragazzi a inviargli foto intime per poi ricattarli, minacciandoli di inviare le loro foto e i loro video a familiari e compagni di classe.

A parte ricordare a tuo figlio che tieni d’occhio le sue attività online per metterlo al sicuro, devi dirgli che capisci che lui si sente già pronto. Ma chiunque lo consideri appetibile, o addirittura voglia dominarlo, all’età che ha ora, è per definizione una persona orribile, a cui non si possono affidare i desideri o le confidenze di tuo figlio. E chiunque richieda denaro o buoni regalo è altamente sospetto. Fagli capire che nel mondo ci sono persone perbene a cui piacciono le sue stesse cose, ma che queste persone – cioè quelle di cui si potrà fidare – non gli si avvicineranno finché non sarà adulto. Quindi per ora dovrà accontentarsi di fantasticare dei suoi kink e masturbarsi quanto gli pare.

E se riesci a fargli superare indenne le scuole superiori, tuo figlio può diventare un adulto kinky e avere un atteggiamento sano nei confronti del sesso. Il timore che più spesso mi viene confidato dai genitori che hanno scoperto di avere un figlio kinky – trovando in casa un guanto di lattice, dei pannolini o delle manette – è che il loro figlio non troverà mai l’amore.

Prima di internet essere kinky complicava parecchio questa ricerca. Si doveva incontrare la gente nei soliti modi, cioè al lavoro, nei bar, tramite amici eccetera, e poi dichiararsi. Con il risultato che spesso si era mollati e si doveva ricominciare tutto da capo. Oggi gli adulti kinky hanno la possibilità di frequentare siti d’incontri dedicati, e di cercare partner che abbiano i loro stessi gusti.

P.S. Sono sicuro che Mum sarebbe molto contenta di leggere le testimonianze di quei ragazzi kinky che, superati i rischi e le difficoltà di gioventù, oggi sono degli adulti kinky sani e razionali. Cos’hanno fatto o detto i vostri genitori quando hanno scoperto che eravate kinky? Cosa vi è stato d’aiuto? Cosa vi ha ostacolato? Lasciate qualche consiglio a Mum.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

È possibile rimpiangere una fantasia che non sarà mai esaudita? Sono un uomo etero e cis di 44 anni, e da quando ho raggiunto la pubertà fantastico di andare a letto con una donna più anziana, e intendo molto più anziana. Questa fantasia ha sempre riguardato una donna matura e, insomma, una versione di me più giovane e virile, diciottenne. Però non si è mai concretizzata. Mi sono sposato appena uscito dal college, ho divorziato che ero ancora giovane e mi sono risposato poco dopo. Ora che sono in piena mezza età e ho una relazione monogama (e felicissima), non solo la prospettiva di realizzare questo kink è quasi del tutto tramontata, ma faccio anche sempre più fatica a fantasticarci sopra. Sono semplicemente troppo vecchio perché questo genere di situazione sia uno scenario realistico. Di certo non troverò dall’oggi al domani una donna più anziana con cui andare a letto, né mi ritrasformerò magicamente in un ventenne. Sapendo che sono invecchiato troppo per poter mettere in pratica la mia fantasia definitiva quasi mi rattrista, a pensarci. Non voglio farti la domanda più scema e scontata (“È normale?”), dato che ti leggo da troppo tempo per non sapere già la risposta. Penso di volerti chiedere semmai un consiglio su come gestire questa tristezza che provo.

– Often life disappoints

Siccome stai rimpiangendo una fantasia che non sarà mai esaudita – non sarai mai più un giovane stallone che seduce o si fa sedurre da una donna matura – la risposta alla tua prima domanda (“È possibile rimpiangere una fantasia che non verrà mai esaudita”) è ovviamente sì, Old. La prova è il tuo rimpianto. Quanto al come gestire la tristezza che provi, be’, oggi hai fatto qualcosa di molto utile quando mi hai scritto. Magari è troppo tardi per fare qualcosa per la tua fantasia, però speriamo che la tua lettera ispiri altri – sia giovani sia vecchi – a mettere in pratica le loro fantasie prima che sia troppo tardi, cioè prima di sposarsi o diventare troppo monogami o troppo vecchi. Ed ecco pronto per loro un consiglio professionale su come esaudire le fantasie: create opportunità invece di limitarvi a rincorrerle.

E comunque tu non sei davvero troppo vecchio per realizzare la tua fantasia, Old! Certo non puoi più fare la parte dello stallone giovane e virile per una cinquantenne – la differenza di età si deve sentire – ma puoi sempre farla per una donna oltre i sessanta. Per farlo come si deve, cioè per non essere uno stronzo fedifrago, Old, dovrai prima avere il permesso di tua moglie.

Se lei è una di quelle persone – insicure e irrazionali – che pretendono che tutti i pensieri e le fantasie sessuali del partner girino intorno a lei, allora è improbabile che lei reagisca bene alla tua richiesta di permesso. Se invece tua moglie non ha quel tipo di pretesa, se per lei non è un problema che guardi i porno, se non si arrabbia quando si accorge che stai fissando la barista bona, allora facendo un bel discorso insieme sulle tue fantasie sessuali e le sue (soprattutto le sue, mi raccomando), e con la complicità di qualche bicchiere o di una canna, quel permesso lo potresti ottenere.

P.S. Prima di fare quel discorso preparati non solo a chiedere il permesso, Old, ma anche a concederlo.

P.P.S. E se tua moglie ultimamente fantasticava di scoparsi un giovane stallone… Tombola!

Ecco le premesse: c’è stato un tempo in cui mio figlio era un sedicenne molto introverso. Non aveva mai espresso interesse né per le ragazze né per i ragazzi, finché un giorno non è rientrato a casa dopo aver comprato un abito da donna. A quel punto gli ho chiesto se avesse qualcosa a che fare con la sua sessualità, e lui mi ha risposto di no, anche se più avanti si sarebbe dichiarato bisessuale. Da allora sono passati dieci anni, e oggi mio figlio ogni tanto si mette una gonna per andare al lavoro (fa l’assistente in uno studio legale). Io non sono contraria alla gonna, se è quello che lui desidera, però mi preoccupo per la sua sicurezza. Vive a Chicago, e prende i mezzi pubblici. Devo stare in pensiero o devo semplicemente fargli fare quel che gli va? Ormai è adulto ed è una persona intelligente e meravigliosa. Voglio che faccia quel che è giusto per lui, ma è il resto del mondo che mi preoccupa.

– Loving parent in chicagoland

Io voglio vivere in un mondo in cui la gente può mettersi tutto quel che le pare senza doversi preoccupare di cosa faranno o diranno gli altri. Non è il mondo in cui viviamo, Lpic, in compenso tuo figlio sta contribuendo a crearlo, essendo se stesso e mettendosi quel che gli pare. Ovviamente c’è il rischio che attiri attenzioni negative uscendo di casa in gonna. Però è adulto e vaccinato e confido che abbia calcolato ogni rischio possibile, e sappia come aggirarlo.

P.S. Chicago, mia città natale, è una di quelle città grandi e variegate, e quindi tolleranti, in cui è improbabile che lo spettacolo di un tizio in gonna sulla linea marrone della metro faccia scalpore. Prendevo i mezzi pubblici di Chicago da adolescente e da ventenne con indosso le cose più folli, e sono sopravvissuto per raccontarlo. Tuo figlio se la caverà alla grande.

P.P.S. Tutti i ragazzi di Chicago e dintorni – quali che siano il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere – sarebbero fortunati ad avere una mamma come te.

Sono una donna etero sposata. Poco tempo fa mi è venuta a trovare un’amica insieme al marito. Fra loro c’era stata un po’ di maretta, però mi è sembrato che stessero molto bene. Erano attenti l’uno all’altra e facevano anche un po’ i piccioncini. Ho preso lei da parte e le ho chiesto come avessero risolto i loro problemi, e mi ha detto che da più di un anno, su richiesta del marito, avevano cominciato un rapporto di allattamento adulto (adult nursing relationship, Anr). Lei all’inizio era incerta, per l’idea in sé e per l’impegno che comporta, ma col passare del tempo ha notato quanto facesse bene al loro rapporto. Una breve ricerca in rete, assolutamente non scientifica, mi ha confermato il giudizio dell’amica. Mi ha spinta a chiedermi se non possa adottare lo stesso approccio nel mio matrimonio, che è un po’ in fase calante. Non so se potremmo reggere la routine delle tre ore, né se io sia ancora in grado produrre latte. In ogni caso, se anche fosse, mio marito era restio a toccarmi il seno quando allattavo i nostri due figli, ormai adulti. Però mi eccita anche solo l’idea di farlo “a secco”, sempre guardandosi negli occhi e dandogli “una mano” al bisogno. A letto è sempre stato mio marito quello che prendeva l’iniziativa, e mi chiedo come fare per proporgli l’idea senza farlo sentire squalificato o trattato come un bambino. Gradirei un tuo parere, e anche i commenti degli altri lettori.

– American nursing resources

A essere del tutto sincero, Anr: la tua lettera sembra scritta da un uomo. Parecchi maschi etero kinky vogliono vivere in un mondo in cui, invece di dover supplicare le mogli di sodomizzarli con un dildo indossabile, o cornificarli in loro presenza, o allattarli, le mogli stesse, appena sentono parlare di pegging, cuckolding o allattamento, anche solo una volta, di colpo non vedono l’ora di farlo con i mariti. Non è il mondo in cui vivono, questi maschi, però scrivere false lettere alle rubriche di consigli sessuali li aiuta a fingere il contrario, e a farcisi qualche sega sopra.

Per la cronaca: al mondo esistono donne kinky – ricevo quotidianamente lettere di donne che hanno voglia di sodomizzare i mariti, senza bisogno di suppliche – ma è raro che le donne eterosessuali vanilla e sposate da tempo sviluppino all’improvviso un kink ultraspecifico e di nicchia. Ma nella remota eventualità che tu esista davvero, Anr, ecco cosa devi dire a tuo marito: “Martha e George si sono messi a fare questa cosa kinky, una cosa che esiste davvero, con siti e libri e thread su Reddit dedicati, mi sembra divertente e mi andrebbe di provarla”.

Anche se tuo marito non fosse interessato a farsi allattare, Anr, non perdere di vista cos’è che ha fatto bene al matrimonio della tua amica: non è tanto quello che hanno fatto insieme (il kink in sé, cioè l’allattamento, non ha miracolosi effetti salvifici sul matrimonio), quanto quello che hanno fatto l’uno per l’altra. Hanno comunicato, corso dei rischi, vissuto un’avventura. Sono stati l’ascolto reciproco e il gioco a ravvivare il loro rapporto, non il fatto di cacciarsi una tetta in bocca. Poteva essere pegging, cuckolding, allattamento – poteva essere qualunque cosa – perciò non disperare se a tuo marito non piace quella cosa in particolare, Anr. Proponigli qualcos’altro.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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