Noam Chomsky

Ha insegnato linguistica all’Mit di Boston. Il suo ultimo libro uscito in Italia è 11 settembre. Dieci anni dopo\n(Il Saggiatore 2011)

La nostra lingua, il nostro mondo

Nell’università oggi, queste domande di solito sono ricondotte al concetto di “relatività linguistica” o ipotesi di Sapir-Whorf. La ricerca contemporanea si focalizza... Leggi

L’incubo di Gaza

In base alle loro stesse leggi gli Stati Uniti devono interrompere gli aiuti a Israele e chiedere la fine dell’oppressione dei palestinesi. Leggi

All’ombra di Hiroshima

Il 6 agosto, giorno dell’anniversario del bombardamento di Hiroshima, dovrebbe essere un giorno di pacata riflessione non solo sui terribili fatti del 1945, ma anche su ciò che quei fatti hanno svelato. Leggi

La vera minaccia non è l’Iran

Con il crescere della tensione tra gli israeliani e gli iraniani, aleggia nell’aria l’inquietante eco dei preparativi per le guerre in Afghanistan e in Iraq. Leggi

Gli anniversari della non storia

Gli eventi storici più importanti vengono commemorati, mentre altri anniversari sono relegati all’oblio. Strappandoli alla “non storia” possiamo imparare molto su noi stessi. Leggi

L’umanità infelice che non fa la storia

Per l’occidente gli africani sono “non persone”, per usare il termine coniato da George Orwell per indicare chi era inadatto a entrare nella storia. E così anche i palestinesi: non contano nulla. Leggi

Il clima di Durban visto da Washington

Quasi tutti i governi stanno facendo almeno dei passi esitanti per affrontare la catastrofe probabile e imminente. Gli Stati Uniti sono alla testa della marcia… indietro. Leggi

Occupiamo il futuro

Il movimento Occupy non ha precedenti perché viviamo in un’era senza precedenti. Leggi

Dov’è l’isola di Jeju?

Le proteste sull’isola coreana per la nuova base militare statunitense sono rivolte contro una possibile guerra in Asia e contro i governi che spingono il mondo verso altri conflitti. Leggi

C’era un’alternativa alla guerra?

La sequenza di orrori che ha segnato questi dieci anni mi spinge a chiedermi se la reazione dell’occidente agli attentati dell’11 settembre era l’unica possibile. Leggi

La resa di Obama

Il peso delle grandi aziende sulla politica statunitense ha raggiunto un livello tale che ormai entrambi i partiti sono schierati molto più a destra della popolazione Leggi

Israele rimandato a settembre

Stati Uniti e Israele stanno conducendo un’intensa attività diplomatica per evitare il voto a settembre dell’Assemblea generale dell’Onu sullo stato palestinese. Leggi

Uccidere Bin Laden è stata solo una vendetta

L’uccisione di Osama bin Laden, in Pakistan, ha violato molte norme del diritto internazionale. Si è trattato di una vendetta premeditata. Leggi

Omicidio politico

Come reagiremmo noi se un commando iracheno piombasse sul comprensorio dove abita George W. Bush, lo assassinasse e scaricasse il suo cadavere nell’Atlantico? Leggi

Un primo maggio senza lavoro

Nel resto del mondo il 1 maggio si associa alla lotta dei lavoratori statunitensi per i loro diritti. Negli Stati Uniti a una festività sciovinista: il Loyalty day, il giorno della lealtà Leggi

Siamo nel mondo del petrolio

In Egitto e Tunisia le rivolte popolari hanno ottenuto grandi vittorie, ma i regimi ora sono decisi a frenare lo sviluppo democratico. E all’occidente va bene così. Leggi

Il mondo arabo brucia

Tunisia, Israele, Egitto, Giordania e Colombia sono i principali beneficiari degli aiuti americani. Allora, va davvero tutto bene? Leggi

Vicolo cieco in Medio Oriente

Il Sudafrica non è l’unico caso in cui la fine del sostegno statunitense a un crimine ha portato a significativi progressi. Un cambiamento che può verificarsi anche con Israele? Leggi

Vicolo cieco in Medio Oriente

Il Sudafrica non è l’unico caso in cui la fine del sostegno statunitense a un crimine ha portato a significativi progressi. Un cambiamento che può verificarsi anche con Israele? Leggi

Il finto negoziato israeliano

Il problema degli insediamenti, e l’umiliazione di Washington, non sono gli unici aspetti ridicoli dei negoziati in corso. È grottesco considerare gli Stati Uniti come onesti mediatori. Leggi

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