Abbiamo una figlia di nove anni e ora ne aspettiamo una seconda, facendoci mille domande su questa grande differenza di età tra loro due: riusciranno a costruire un rapporto anche se non saranno cresciute insieme? –Igor e Martina

Un tempo fratelli e sorelle con tanti anni di differenza erano considerati un’eccezione, ma piano piano stanno diventando più comuni. Un articolo dell’Atlantic racconta che negli Stati Uniti, tra il 1967 e il 2017, l’intervallo medio tra la nascita di un figlio e l’altro è aumentato di tre quarti di anno, arrivando a 4,2 anni di differenza. “I battibecchi come quelli su chi fa la doccia per primo non sono del tutto spariti”, scrive Micheal Waters, “ma la maggiore differenza di età ha aperto la strada a un nuovo tipo di rapporto tra fratelli, basato più sul fare da mentore che sul competere per l’attenzione e le risorse”. Mi ha colpito leggere la parola “mentore”, perché ho una sorella nata quando avevo tredici anni e io in effetti mi sono sempre sentito un mezzo genitore. Mi piaceva tenerla in braccio e cambiarla, e potevo passare ore a giocare insieme a lei. Quando aveva dodici anni l’ho portata al suo primo concerto: le Spice Girls; quando ne aveva sedici mi sono ritrovato in ambulanza con lei dopo una sua caduta in motorino; e a vent’anni è diventata la giovane zia preferita delle mie figlie. Oggi il nostro rapporto non è più asimmetrico perché abbiamo vite molto simili, lei ha la sua famiglia e io la mia. La nostra differenza di età non è mai stata un ostacolo alla costruzione di un rapporto solido e profondo.
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Questo articolo è uscito sul numero 1559 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati