Facciamo il gioco dell’io. Anche se non contiamo niente, proviamo a chiedere almeno a noi stessi: cosa penso di questo scempio che non vuole finire? Rispondo io per primo. Io penso che ciò che i seminatori di terrore per conto di Hamas hanno fatto sia disgustoso: nessun essere umano dovrebbe fare ciò che hanno fatto loro ad altri esseri umani, per nessuna ragione al mondo. Io penso che ciò che i militari israeliani stanno facendo in obbedienza a Netanyhau sia disgustoso: nessun essere umano dovrebbe fare ciò che stanno facendo loro ad altri esseri umani, per nessuna ragione al mondo. Io penso che chiunque ritenga che qualsiasi musulmano, in qualsiasi angolo del mondo, sia responsabile delle azioni di Hamas si debba vergognare della sua ottusa irresponsabilità. Io penso che chiunque ritenga che qualsiasi ebreo, in qualsiasi angolo della terra, sia responsabile delle azioni del governo israeliano si debba vergognare della sua ottusa irresponsabilità. Io penso che chiunque continui a mietere vittime inermi in giro per il mondo, ritenendosi nel giusto, ritenendo addirittura che sia una sua sacrosanta missione, sia un mentecatto. Io penso che dobbiamo imparare in gran fretta a prendercela con noi stessi per come con apparente innocenza attingiamo al peggio delle vicende umane, lo consideriamo il meglio e consentiamo a che il massacro esiga altri e più grandi massacri.

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Questo articolo è uscito sul numero 1539 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati