Emiliano Dominici
Maria Malva
effequ, 304 pagine, 18 euro

Una mattina una ragazza si sveglia ed esce dal portone che, come ogni giorno, il vicino di casa le tiene aperto. Il signor Martelli, però, quella mattina vede che la ragazza si allontana dalle abitudini di sempre, così la segue. La ragazza si siede su una panchina di un parchetto e compie un gesto sconvolgente, che imbratta gli occhi di chi assiste: il signor Martelli, appunto; la commessa della cartoleria di fronte, che ha prestato alla ragazza un accendino; Anna, la bambina a cui ha accarezzato la testa prima di sedersi; la tata Milagros, che tenterà di essere fedele al proprio nome; il ragazzino che ha saltato la prima ora di scuola e riprende tutta la scena con il cellulare. Il gesto orrendo della ragazza non ve lo dico, sarebbe un peccato visto che la tensione e il ritmo che l’accompagnano sono costruiti con tanta minuzia. Le voci degli spettatori si alternano in una composizione che svela come l’irrazionalità del sentimento e l’imprevedibilità del carattere umano reagiscono di fronte a uno stesso fatto. La polifonia dei personaggi mette a fuoco il volto di ragazza “giovane e bella” di Maria Malva, ne insegue la biografia alla ricerca di un significato del suo gesto. Soprattutto, chiede quanto a fondo, alla fine, conosciamo una persona, quanto possa incidere nella nostra vita e viceversa. L’ultimo romanzo di Emiliano Dominici è una scintilla: non brucia veloce, ma in profondità.

Una mattina una ragazza si sveglia ed esce dal portone che, come ogni giorno, il vicino di casa le tiene aperto. Il signor Martelli, però, quella mattina vede che la ragazza si allontana dalle abitudini di sempre, così la segue. La ragazza si siede su una panchina di un parchetto e compie un gesto sconvolgente, che imbratta gli occhi di chi assiste: il signor Martelli, appunto; la commessa della cartoleria di fronte, che ha prestato alla ragazza un accendino; Anna, la bambina a cui ha accarezzato la testa prima di sedersi; la tata Milagros, che tenterà di essere fedele al proprio nome; il ragazzino che ha saltato la prima ora di scuola e riprende tutta la scena con il cellulare. Il gesto orrendo della ragazza non ve lo dico, sarebbe un peccato visto che la tensione e il ritmo che l’accompagnano sono costruiti con tanta minuzia. Le voci degli spettatori si alternano in una composizione che svela come l’irrazionalità del sentimento e l’imprevedibilità del carattere umano reagiscono di fronte a uno stesso fatto. La polifonia dei personaggi mette a fuoco il volto di ragazza “giovane e bella” di Maria Malva, ne insegue la biografia alla ricerca di un significato del suo gesto. Soprattutto, chiede quanto a fondo, alla fine, conosciamo una persona, quanto possa incidere nella nostra vita e viceversa. L’ultimo romanzo di Emiliano Dominici è una scintilla: non brucia veloce, ma in profondità. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1555 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati