Conferenza sul clima di Parigi

L’accordo di Parigi sul clima va applicato davvero e presto

A New York, presso la sede delle Nazioni Unite, i rappresentanti di circa 170 paesi firmano oggi l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico. La data del 22 aprile è stata scelta perché è la Giornata della Terra. C’è un anno di tempo per aderire, ma Cina, Stati Uniti, Giappone, India, Brasile e molti paesi dell’Unione europea hanno voluto essere tra i primi. Leggi

L’accordo sul clima è pieno di promesse che si possono rimandare

Rispetto a quello che avrebbe potuto essere, è un miracolo. Rispetto a quello che avrebbe dovuto essere, è un disastro. È ragionevolmente prevedibile che l’accordo raggiunto alla conferenza Onu di Parigi, nei fatti, si dimostri un fallimento. Leggi

La conferenza dell’Onu di Parigi approva l’accordo sul clima
La conferenza dell’Onu di Parigi approva l’accordo sul clima. Dovrebbe entrare in vigore nel 2020 e prevede l’impegno a contenere il rialzo della temperatura media globale “ben al di sotto dei 2 gradi centigradi” rispetto ai livelli preindustriali, “sforzandosi di raggiungere 1,5 gradi”. L’accordo, definito “storico” da molti, è stato raggiunto dopo 12 giorni di colloqui tra le delegazioni di 195 paesi.
Cosa prevede l’accordo sul clima approvato a Parigi

I paesi di tutto il mondo si sono impegnati a ridurre le loro emissioni inquinanti dal 2020 per contenere i cambiamenti climatici. Luci e ombre di un accordo costato quasi due settimane di negoziati. Leggi

A Parigi per il clima 

Mentre le delegazioni di quasi 200 paesi sono riunite alle porte della capitale francese, i movimenti ambientalisti protestano pacificamente sotto la torre Eiffel perché considerano insufficienti gli impegni presi dai leader mondiali. Ad accompagnare la manifestazione le note di Bella ciao.

Sette nodi da sciogliere alla conferenza sul clima di Parigi

Il progetto di accordo finale per contrastare il riscaldamento globale è stato posticipato dall’11 al 12 dicembre: l’ha reso noto la presidenza francese della conferenza mondiale sul clima (Cop21). In attesa di conoscere il prossimo trattato sul clima, ecco una sintesi dei punti fondamentali di accordo e di disaccordo. Leggi

Rimandato a sabato l’accordo sul clima di Parigi.
Rimandato a sabato l’accordo sul clima di Parigi. Le 196 delegazioni che partecipano alla conferenza dell’Onu nella capitale francese non sono riuscite a produrre per oggi, come previsto, un testo conclusivo e unitario di contrasto ai cambiamenti climatici. I nodi principali sono il limite di gradi centigradi entro cui contenere il riscaldamento del pianeta e come suddividere gli sforzi tra paesi più e meno industrializzati.
Cina e India si oppongono a un’iniziativa comune sul clima.
Cina e India si oppongono a un’iniziativa comune sul clima. Il presidente statunitense Barack Obama ha definito la conferenza dell’Onu che si tiene a Parigi fino all’11 dicembre “un punto di svolta” per la difesa del pianeta. Ma il cinese Xi Jinping ha chiesto di non fermare lo sviluppo industriale per contrastare i cambiamenti climatici e quello indiano Narendra Modi ha detto “è un nostro diritto bruciare carbone”.
Gli scontri a Parigi prima della conferenza sul clima

Oggi è cominciata a Parigi la conferenza sul clima. Ieri, 29 novembre, alcune migliaia di persone si sono radunate in place de la République per protestare contro il vertice e contro il divieto di manifestare imposto dopo gli attentati terroristici del 13 novembre. Alcune centinaia di militanti incappucciati si sono scontrati con la polizia. Gli agenti hanno fermato 174 persone. Le immagini di Filippo Ortona. Leggi

L’Unione europea s’impegna a ridurre del 40 per cento le emissioni di gas serra

L’Unione europea ha formalmente adottato una linea comune in vista della conferenza di Parigi sul clima, in programma a dicembre. I paesi dell’Unione si sono impegnati a ridurre di almeno il 40 per cento entro il 2030 le loro emissioni di gas serra rispetto ai livelli registrati nel 1990.

“C’è un accordo, ma non è stata un’impresa facile”, ha dichiarato Miguel Arias Cañete, il commissario europeo responsabile del clima, alla fine di una riunione con i ministri dell’ambiente dell’Ue a Bruxelles. “L’Europa è il primo continente a presentare la sua proposta, come richiesto dalle Nazioni Unite”, ha detto la ministra francese Ségolène Royal.

L’offerta dell’Ue, che è responsabile del 9 per cento delle emissioni mondiali di gas serra, è stata inviata dal segretario dell’Onu. Afp

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