Christine Lagarde, nel 2015. (Yuri Gripas, Reuters/Contrasto)

La Banca centrale europea (Bce) ha annunciato il 18 ottobre l’avvio di una “fase preparatoria” in vista della creazione dell’euro digitale, considerato una risposta alla crescente dematerializzazione dei pagamenti e alle criptovalute.

“Stiamo metendo a punto la valuta del futuro”, ha dichiarato la presidente della Bce Christine Lagarde in un comunicato stampa emesso dopo due anni di valutazione del progetto.

Anche la fase preparatoria avrà una durata iniziale di due anni.

L’avvio della fase preparatoria non costituisce un via libera alla creazione dell’euro digitale. La decisione sarà presa dal consiglio direttivo della Bce solo dopo che sarà stato completato l’iter legislativo dell’Unione europea.

Le autorità europee – Commissione, consiglio, eurogruppo, parlamento – non hanno ancora formalizzato il progetto.

“L’euro digitale potrà essere usato per tutti i pagamenti digitali, gratuitamente, garantendo il massimo livello di riservatezza”, ha affermato Lagarde.

“Considerando la netta riduzione dei pagamenti in contanti in un’economia sempre più digitale, la Bce deve prepararsi a emettere un euro digitale”, ha dichiarato Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce.

Prima ancora di nascere, l’euro digitale sta alimentando campagne di disinformazione sui social network. Alcuni utenti hanno scritto che l’obiettivo è rafforzare la sorveglianza dei cittadini, monitorando i loro acquisti e le loro transazioni finanziarie.

Circa cento banche centrali in tutto il mondo, compresa quella cinese, quella britannica e quella statunitense, stanno attualmente lavorando alla creazione di valute digitali.