Il primo ministro portoghese António Costa a Praga, il 6 ottobre 2022. (Leonhard Foeger, Reuters/Contrasto)

Coinvolto in uno scandalo di corruzione che ha portato all’incriminazione di uno dei suoi ministri e del suo capo di gabinetto, il primo ministro portoghese, il socialista António Costa, ha annunciato il 7 novembre le dimissioni.

“Le funzioni di primo ministro sono troppo importanti per essere svolte tra i sospetti”, ha affermato Costa alla stampa. “Ho quindi deciso di presentare le mie dimissioni al presidente della repubblica”, il conservatore Marcelo Rebelo de Sousa.

“Il futuro è nelle mani del presidente”, ha aggiunto Costa, uno dei pochi socialisti alla guida di un paese europeo. Poco dopo Rebelo de Sousa ha accettato le dimissioni di Costa e ha annunciato consultazioni con i partiti.

La vicenda che ha gettato un’ombra sul premier portoghese riguarda sospetti di malversazione, traffico di influenze illecite e corruzione attiva e passiva in relazione all’assegnazione di licenze per lo sfruttamento del litio e la produzione d’idrogeno verde.

“Nel corso delle indagini il nome del primo ministro è emerso più volte”, ha affermato il 7 novembre la procura in un comunicato. “Costa figura quindi tra gli indagati”.

Nel suo incontro con la stampa Costa si è detto “sorpreso” di essere indagato.

Sfruttamento del litio

Gli inquirenti stanno esaminando atti illeciti legati alla concessione di licenze “per lo sfruttamento del litio nel nord del paese, per la produzione d’idrogeno da fonti rinnovabili e per la costruzione di un centro dati per l’azienda Start Campus a Sines”, una cittadina un centinaio di chilometri a sud di Lisbona.

La mattina del 7 novembre la polizia ha perquisito la residenza ufficiale del primo ministro e alcune abitazioni, ministeri e studi legali.

La magistratura ha emesso dei “mandati d’arresto” nei confronti del capo di gabinetto di Costa, del sindaco di Sines e di due dirigenti di Start Campus.

Ha invece incriminato il ministro delle infrastrutture João Galamba e il presidente del consiglio direttivo dell’Agenzia portoghese per la protezione dell’ambiente (Apa).

All’inizio di settembre l’Apa aveva dato un via libera condizionato a un progetto per lo sfruttamento del litio, un metallo usato nella produzione di batterie ed essenziale per la transizione energetica.

Popolarità in discesa

Il Portogallo è il principale produttore europeo di litio, ma per ora il metallo è usato solo nei settori della ceramica e del vetro.

Un primo progetto per lo sfruttamento del litio era stato autorizzato dall’Apa a maggio.

Questi progetti minerari sono contestati da alcune ong ambientaliste e da una parte della popolazione della regione.

Dopo la schiacciante vittoria elettorale del 30 gennaio 2022, la popolarità di Costa è stata intaccata da una serie di scandali.

Uno dei più importanti è il cosiddetto Tap-gate, che prende il nome dalla compagnia aerea statale. Più di dieci persone tra ministri e segretari di stato si sono dimessi a causa della vicenda.

Lo scandalo è scoppiato quasi un anno fa quando è emerso che una dirigente della Tap aveva ricevuto una buonuscita da 500mila euro. La donna aveva poi assunto la guida dell’ente di controllo del traffico aereo e pochi mesi dopo era diventata segretaria di stato al tesoro.