Il presidente venezuelano Nicolás Maduro durante una conferenza stampa, il 4 dicembre 2023. (Federico Parra, Afp)

Gli Stati Uniti hanno annunciato il 20 dicembre la liberazione di dieci statunitensi detenuti in Venezuela. In cambio, il presidente statunitense Joe Biden ha concesso la grazia ad Alex Saab, uno stretto collaboratore del presidente venezuelano Nicolás Maduro.

Saab è stato accolto con tutti gli onori all’aeroporto di Caracas e poi al palazzo presidenziale.

“Dopo 1.280 giorni di prigione, la verità ha trionfato”, ha affermato Maduro.

“Oggi si è compiuto il miracolo della libertà e della giustizia”, ha dichiarato invece Saab.

Biden non ha menzionato Saab nel suo comunicato. Secondo un alto funzionario della Casa Bianca, la decisione di liberarlo è stata “molto sofferta”.

Il presidente ha affermato che dei dieci statunitensi scarcerati, sei erano detenuti ingiustamente.

Saab detenuto dal 2021

Caracas ha inoltre consegnato agli Stati Uniti l’uomo d’affari malese Leonard Francis, coinvolto in un enorme scandalo di corruzione legato alla marina statunitense.

L’accordo concluso tra Stati Uniti e Venezuela con la mediazione del Qatar ha previsto anche il rilascio da parte di Caracas di almeno venti prigionieri politici venezuelani.

Tra i venezuelani scarcerati ci sono alcuni sindacalisti arrestati nel luglio 2022 nel corso di un movimento di protesta per chiedere aumenti salariali.

È stato liberato anche un esponente dell’opposizione, Roberto Abdul, accusato di “tradimento” e “cospirazione con una potenza straniera”.

Saab, un uomo d’affari di origine colombiana considerato vicino a Maduro, era detenuto negli Stati Uniti dall’ottobre 2021.

L’uomo, che secondo alcuni esperti gestiva le transazioni finanziarie del Venezuela all’estero, era stato estradato da Capo Verde.

Secondo la giustizia statunitense, Saab aveva creato un meccanismo che permetteva a Maduro e al suo governo di appropriarsi di aiuti alimentari.

“Fat Leonard”

Secondo un’ong venezuelana, tra gli statunitensi rilasciati ci sono due ex soldati, Luke Alexander Denman e Airan Berry, che stavano scontando una condanna a vent’anni per un tentativo fallito di rovesciare Maduro nel 2020.

Il latitante consegnato agli Stati Uniti, l’uomo d’affari malese Francis Leonard, soprannominato “Fat Leonard”, era stato arrestato in Venezuela nel settembre 2022 dopo essere fuggito dalla California, dov’era agli arresti domiciliari.

Nel 2015 aveva ammesso di aver corrotto alcuni ufficiali della marina statunitense per aggiudicarsi contratti per cantieri navali.

Le relazioni tra Washington e Caracas sono migliorate negli ultimi mesi. A ottobre il governo e l’opposizione venezuelani hanno raggiunto un accordo che prevede il monitoraggio delle elezioni presidenziali del 2024 da parte di osservatori internazionali. Washington ha reagito allentando per sei mesi le sanzioni economiche imposte nel 2019.