Un poliziotto di guardia davanti al ministero degli esteri a Islamabad, in Pakistan, il 18 gennaio 2024. (Aamir Qureshi, Afp)

Due giorni dopo un raid iraniano sul suo territorio, il Pakistan ha annunciato il 18 gennaio di aver effettuato nella notte “alcuni attacchi contro obiettivi terroristici in Iran”, che hanno causato almeno nove vittime, secondo i mezzi d’informazione iraniani.

Il Pakistan, l’unico paese islamico dotato di armi nucleari, e l’Iran sono alle prese da decenni con insurrezioni a bassa intensità lungo il confine comune.

“Il Pakistan ha condotto una serie di attacchi mirati contro obiettivi terroristici nella provincia del Sistan e Belucistan, nel sudest dell’Iran”, ha affermato il ministero degli esteri pachistano in un comunicato, aggiungendo che “alcuni terroristi sono stati uccisi”.

La tv di stato iraniana ha invece affermato che le vittime sono tre donne e quattro bambini che vivevano in un villaggio vicino alla città di Saravan. In seguito l’agenzia di stampa iraniana Irna ha aggiornato il bilancio a nove vittime.

Il governo iraniano ha convocato l’incaricato d’affari pachistano a Teheran per una protesta ufficiale.

“Il Pakistan rispetta pienamente la sovranità e l’integrità territoriale dell’Iran”, ha affermato il ministero degli esteri pachistano. “Gli attacchi sono stati condotti per motivi di sicurezza nazionale”.

La Cina, che ha stretti legami con Islamabad e Teheran, si è proposta il 18 gennaio come mediatrice.

Raid contro il gruppo Jaish al Adl

La sera del 16 gennaio Teheran aveva condotto un raid aereo contro “obiettivi terroristici” nella provincia del Belucistan, nel sudovest del Pakistan. Islamabad ha definito “inaccettabile e ingiustificata” l’operazione, che ha causato la morte di due bambini.

L’agenzia di stampa iraniana Mehr ha affermato che il raid, deciso in risposta a una minaccia per la sicurezza dell’Iran, ha permesso di distruggere il quartier generale pachistano del gruppo jihadista Jaish al Adl (Esercito della giustizia).

Nato nel 2012, negli ultimi anni il gruppo ha compiuto diversi attacchi in territorio iraniano.

Le tensioni tra Islamabad e Teheran hanno spinto il primo ministro ad interim pachistano Anwaar ul Haq Kakar a interrompere in anticipo la sua visita a Davos, in Svizzera, per il Forum economico mondiale.

Il 15 gennaio l’Iran aveva condotto un raid alla periferia di Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno, contro un presunto quartier generale dei servizi segreti israeliani. Lo stesso giorno Teheran aveva colpito obiettivi del gruppo Stato islamico in Siria.

Gli episodi degli ultimi giorni sono legati all’aumento delle tensioni nella regione a causa del conflitto nella Striscia di Gaza.