Ben Stansall, Afp

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha invitato il 18 gennaio la camera dei lord ad approvare rapidamente un progetto di legge che prevede il trasferimento in Ruanda dei migranti arrivati illegalmente nel Regno Unito.

La posta in gioco è alta per il conservatore Sunak, al potere dall’ottobre 2022, che ha messo il progetto al centro della sua politica di lotta all’immigrazione illegale e vorrebbe attuarlo prima delle elezioni legislative previste alla fine dell’anno.

Secondo un sondaggio pubblicato il 18 gennaio, il Partito conservatore è in ritardo di ventisette punti rispetto all’opposizione laburista.

“Il progetto di legge è una priorità nazionale”, ha affermato Sunak nel corso di una conferenza stampa, invitando i membri della camera alta del parlamento ad approvarlo senza indugi, “in modo da far decollare gli aerei per il Ruanda il più presto possibile”.

La camera dei comuni ha approvato il progetto di legge la sera del 17 gennaio, con 320 voti a favore e 276 contrari, nonostante la corrente di destra del Partito conservatore volesse un testo ancora più duro.

Trentamila arrivi nel 2023

Il progetto di legge, che definisce il Ruanda un paese sicuro per i richiedenti asilo, sarà esaminato nei prossimi giorni dai membri non eletti della camera dei lord, che lo hanno più volte criticato in passato.

“Il testo scoraggerà i migranti che puntano a entrare nel nostro paese illegalmente”, ha insistito Sunak.

Quasi trentamila migranti hanno attraversato la Manica su piccole imbarcazioni nel 2023, dopo la cifra record di 45mila nel 2022. Il 17 gennaio sono arrivati nel paese 358 migranti, secondo il ministero dell’interno.

Il progetto di legge è stato messo a punto per aggirare le obiezioni della corte suprema, che aveva dichiarato illegittima la precedente versione del testo a causa dei timori sulla sicurezza dei richiedenti asilo trasferiti in Ruanda.

Sunak ha inoltre sottolineato la necessità di combattere i trafficanti di esseri umani, rafforzando la collaborazione con la Francia.

Intanto, il 18 gennaio, la National crime agency (Nca) ha affermato che un iraniano di 48 anni è stato condannato per favoreggiamento dell’immigrazione illegale.