Il palazzo di Westminster, sede del parlamento britannico. (Daniel Leal, Afp)

La sera del 22 gennaio la camera dei lord ha respinto la ratifica del trattato con il Ruanda, firmato dal governo di Rishi Sunak, che prevede il trasferimento nel paese africano dei migranti arrivati illegalmente nel Regno Unito.

I lord hanno approvato, con 214 voti a favore e 171 contrari, una mozione che chiede al governo di sospendere il trattato fino a quando non sarà stato effettivamente dimostrato che il Ruanda è un paese sicuro per i migranti.

Secondo una commissione della camera alta del parlamento che ha esaminato la questione, le garanzie fornite dal trattato sono “insufficienti”.

Il progetto di legge basato sul trattato è al centro della politica di lotta all’immigrazione illegale del governo conservatore, che punta ad attuarlo prima delle elezioni legislative previste alla fine dell’anno.

Il testo, che definisce il Ruanda un paese sicuro per i richiedenti asilo, è stato messo a punto per aggirare le obiezioni della corte suprema, che aveva dichiarato illegittima la precedente versione.

Il piano ha già subìto diverse battute d’arresto da quando è stato annunciato nel 2022 dall’allora premier Boris Johnson.

Le organizzazioni per i diritti umani

La camera dei comuni ha approvato il progetto di legge il 17 gennaio, con 320 voti a favore e 276 contrari, nonostante la corrente di destra del Partito conservatore volesse un testo ancora più duro.

Il giorno dopo Sunak ha invitato la camera dei lord ad approvare rapidamente il testo, contestato dalle organizzazioni per i diritti umani.

A differenza dei membri eletti della camera dei comuni, i lord non possono bloccare la ratifica di un trattato. Ma l’approvazione della mozione, a cui il governo dovrà rispondere, lascia presagire nuovi ostacoli per il progetto di legge.