Il corpo di una delle vittime, stato di Bolívar, Venezuela. (Pableysa Ostos, Afp)

Almeno quindici persone sono morte nel crollo di una miniera illegale nel sudest del Venezuela, secondo un bilancio fornito il 21 febbraio dal presidente Nicolás Maduro.

Il crollo si è verificato il pomeriggio del 20 febbraio nella miniera a cielo aperto Bulla Loca, nello stato sudorientale di Bolívar.

“Il bilancio provvisorio è di quindici morti e undici feriti”, ha affermato Maduro alla tv di stato.

I feriti sono stati ricoverati nell’ospedale di Ciudad Bolívar, il capoluogo dello stato.

Secondo alcune stime, circa duecento persone lavoravano regolarmente nella miniera.

A dicembre almeno dodici persone erano morte nel crollo di una miniera nella comunità indigena di Ikabaru, sempre nello stato di Bolívar.

Il sudest del Venezuela è ricco di giacimenti di oro, diamanti, ferro, bauxite e quarzo. Alcune miniere sono gestite dallo stato e altre da gruppi illegali.

Sfruttamento di donne e bambini

“Sapevamo che prima o poi sarebbe successo”, ha dichiarato Robinson Basanta, un abitante della zona, riferendosi alle condizioni di lavoro precarie nella miniera. “Lì c’è molto oro e le persone ci vanno per necessità, per guadagnarsi da vivere”.

Alcuni attivisti locali denunciano da tempo un “ecocidio” nella regione e lo sfruttamento di donne e bambini.

Nel 2023 l’esercito venezuelano aveva espulso circa quattordicimila minatori illegali dal parco nazionale Cerro Yapacana, nel vicino stato di Amazonas.