Jam Sta Rosa, Afp

Centinaia di scuole nelle Filippine, molte delle quali nella capitale Manila, hanno sospeso il 2 aprile le lezioni in presenza a causa dei rischi per la salute legati all’ondata di caldo in corso nel paese.

Il 2 aprile le temperature hanno raggiunto i 35,7 gradi nella capitale, poco al di sotto del record storico di 38,6 gradi registrato il 17 maggio 1915.

Ma tenendo conto dell’umidità, la temperatura percepita prevista a Manila è di 42 gradi il 2 aprile e di 43 gradi il 3 aprile, come in altre località del paese, un livello considerato “pericoloso” dall’istituto meteorologico nazionale.

In molti casi le autorità delle grandi isole di Luzon (nord) e Mindanao (sud) e delle isole centrali hanno sospeso le lezioni in presenza o ridotto l’orario scolastico per risparmiare agli alunni le ore più calde della giornata, ha affermato il ministero dell’istruzione, senza precisare quante scuole abbiano adottato questi provvedimenti.

Le scuole primarie e secondarie di Quezon City, che fa parte dell’area metropolitana della capitale, hanno ricevuto l’ordine di chiusura, mentre altri istituti sono stati autorizzati ad attivare la didattica a distanza. Molte scuole di Manila hanno invece ridotto l’orario scolastico.

Temperature percepite comprese tra 42 e 51 gradi possono causare crampi ed esaurimento da calore, mentre gli episodi d’ipertermia (i cosiddetti colpi di calore) “diventano probabili in caso di esposizione prolungata”, ha avvertito l’istituto meteorologico nazionale.

Anche temperature effettive comprese tra 33 e 41 gradi possono causare crampi ed esaurimento da calore.

“In una scuola a Pagadian un alunno della materna e due della primaria hanno perso sangue dal naso a causa del caldo”, ha dichiarato all’Afp Dahlia Paragas, funzionaria del dipartimento dell’istruzione della provincia di Zamboanga del Sur. “Abbiamo mandato a casa tutti gli alunni”, ha aggiunto.

L’ondata di caldo in corso nel paese potrebbe essere stata aggravata dal fenomeno climatico periodico del Niño, che causa un forte riscaldamento delle acque dell’oceano Pacifico.