06 settembre 2017 09:37

Paul Anka, canadese di famiglia libanese, poi diventato statunitense, diventò famoso nel 1957 a 16 anni con una megahit che forse tornerà da queste parti perché le voglio bene. Da lì partì con una carriera di successoni come cantante, autore, arrangiatore e produttore. Tra una Las Vegas e un festival di Sanremo, nel 1968 trovò il tempo per sentire Comme d’habitude di Claude François e scriverle un testo in inglese: diventò My way, la canzone bandiera di Frank Sinatra. Probabilmente a quel punto avrebbe potuto andare serenamente in pensione facendo una vita da milionario, invece ha continuato a essere un artista attivo e curioso.
Nel 2005, per esempio, ha sfornato Rock swings, una collezione di classici degli anni ottanta e novanta rivisitati con una swing band old school. È un disco perfetto se vi va di fare una gara con gli amici a chi riconosce per primo i pezzi. La #canzonedelgiorno è facile. Se volevo fare il giro intorno a Sinatra avrei potuto scegliere la cover di It’s my life di Bon Jovi, che a un certo punto dice : “Like Frankie said, ‘I did it my way’”. Ma Bon Jovi ha il raro privilegio di essere un artista che vorrei eradere completamente dal cosmo, quindi niente.
Here we are now, entertain us!

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