19 febbraio 2014 13:06

Sono almeno 26 le vittime degli scontri tra la polizia e i manifestanti a Kiev, in Ucraina. Tra queste ci sono almeno dieci poliziotti. Il presidente Viktor Janukovič ha deciso di dichiarare il 18 febbraio 2014 una giornata di lutto nazionale.

Il 16 febbraio i manifestanti avevano sgomberato il municipio di Kiev dopo che le autorità avevano concesso l’amnistia a 243 detenuti, arrestati durante le proteste degli ultimi mesi. Ma il 18 febbraio i dimostranti hanno marciato contro il parlamento dopo il fallimento di una riforma chiesta dai leader dell’opposizione e la polizia ha cercato di sgomberare il loro accampamento in piazza dell’Indipendenza.

La crisi in Ucraina è cominciata il 24 novembre 2013, quando decine di migliaia di persone hanno cominciato a manifestare contro la decisione del presidente Viktor Janukovič di non firmare l’accordo di associazione con l’Unione europea al summit di Vilnius del 28 e 29 novembre. La firma del patto avrebbe significato un allontanamento dall’influenza economica russa e un avvicinamento a Europa e Stati Uniti.

Le foto sono state scattate il 18 febbraio.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it