Il 26 settembre una delegazione saudita è andata in Cisgiordania per la prima volta da quando Israele ha occupato il territorio nella guerra del 1967. Poche ore dopo il ministro del turismo israeliano, Haim Katz, è atterrato in Arabia Saudita in occasione di un incontro delle Nazioni Unite. È la prima visita pubblica di un ministro israeliano nel paese del Golfo e un segno del riavvicinamento tra Israele e Arabia Saudita, che gli Stati Uniti stanno promuovendo, scrive Al Quds al Arabi. I colloqui vanno avanti da mesi e si concentrano su garanzie di sicurezza per l’Arabia Saudita e assistenza per un suo programma nucleare civile, e su alcune eventuali concessioni ai palestinesi, come il ritiro di Israele dalla Cisgiordania, da Gerusalemme Est, dalla Striscia di Gaza e dalle alture del Golan. Il presidente palestinese Abu Mazen ha detto di avere forti dubbi sui paesi arabi che stringono legami con Israele. Per questo, nota il giornale panarabo, durante la sua visita l’inviato saudita Nayef al Sudairi ha promesso che la causa palestinese sarà al centro di qualsiasi accordo di normalizzazione delle relazioni diplomatiche con Israele. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1531 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati