Protesta in sicurezza

Wellington, 8 febbraio 2022 (Hagen Hopkins, Getty Images)

Ispirandosi alle proteste degli autotrasportatori canadesi, centinaia di persone si sono radunate davanti al parlamento a Wellington l’8 e il 9 febbraio per protestare contro l’obbligo vaccinale e altre misure contro la pandemia. I manifestanti sono stati ignorati dai parlamentari e la prima ministra Jacinda Ardern, pur riconoscendo la loro libertà di protestare, ha sottolineato che se possono farlo è grazie al fatto che il 77 per cento della popolazione si è vaccinato. La Nuova Zelanda, che ha registrato 18mila casi e 53 morti di covid, ha da poco annunciato un piano a lungo termine per riaprire i confini.

Mancano i fertilizzanti

L’economia nepalese è in difficoltà, scrive il Kathmandu Post: le rimesse sono calate per il terzo mese consecutivo, i turisti non ci sono, le riserve di valuta straniera stanno diminuendo rapidamente, una grande quantità di raccolti è stata distrutta dalle piogge di ottobre, l’inflazione galoppa e nel paese c’è una crisi di liquidità. Come se non bastasse, continua il quotidiano, un’altra emergenza si profila all’orizzonte: nel mondo mancano i fertilizzanti chimici e la situazione potrebbe durare mesi, facendo salire il prezzo dei prodotti alimentari in un paese dove 4,9 milioni di persone (il 17,4 per cento della popolazione) vive in povertà.

Dalla parte della Lituania

Nei giorni scorsi il ministro degli esteri lituano Gabrielius Landsbergis è andato in Australia per inaugurare la nuova ambasciata del suo paese a Canberra . In altri tempi sarebbe stata una visita di routine, invece ha assunto un significato molto più ampio dopo le recenti ritorsioni che il paese baltico ha subìto dalla Cina, scrive The Diplomat. Furiosa per l’apertura di un ufficio di rappresentanza taiwanese a Vilnius con il nome di Taiwan (e non del convenzionale Taipei), Pechino ha declassato le relazioni diplomatiche con la Lituania e ha messo in pratica un embargo di fatto dei suoi prodotti. Data l’esiguità delle esportazioni lituane verso la Cina, Pechino ha poi preso di mira le aziende europee che impiegano forza lavoro lituana e altri paesi legati a Vilnius, pensando che l’Unione europea avrebbe spinto la Lituania a fare un passo indietro e costretto Taiwan a rinominare il suo ufficio. Invece l’Unione ha presentato all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) un ricorso contro la Cina in difesa della Lituania. L’Australia, pur non essendo parte in causa, ha chiesto di essere inclusa nel processo di consultazione del Wto in quanto vittima delle ritorsioni commerciali di Pechino .

Contro il ciberbullismo

Christopher Pike, Reuters/Contrasto

Due suicidi nel giro di pochi giorni hanno spinto 150mila persone a firmare una petizione che chiede al presidente Moon Jae-in ( nella foto ) un’azione decisa contro il ciberbullismo, scrive Hankyoreh. La prima vittima è stata un pallavolista preso di mira su internet per la sua identità sessuale, la seconda una youtuber caduta in depressione per i commenti denigratori ricevuti negli ultimi due anni. I casi di molestie online sono aumentati vertiginosamente negli ultimi anni e il numero delle denunce per diffamazione su internet è aumentato del 118 per cento dal 2014.

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1447 - 11 febbraio 2022
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