Europa

Una vittoria imbarazzante

“Il Pp vince, Vox decide”, titola Abc. La vittoria alle elezioni del 13 febbraio nella comunità autonoma di Castiglia e León, dove ha conquistato il 31 per cento dei voti battendo di stretta misura il Partito socialista (Psoe), ha messo in una posizione difficile il Partito popolare (Pp), che non ha i seggi necessari a governare la regione da solo. Il Pp sperava nell’appoggio esterno del partito di estrema destra Vox, che rispetto al 2019 ha più che triplicato i voti superando il 17 per cento. Vox però ha fatto sapere che accetterà solo di entrare in una vera coalizione, e avanza pretese che il Pp considera irricevibili, come l’abrogazione della legge regionale sulla violenza di genere. Un’intesa con i partiti regionalisti come Soria ¡ya! non sarebbe sufficiente, e i socialisti hanno escluso una cooperazione. Per il Pp, che recentemente ha cercato di prendere le distanze dall’estrema destra ma si ritrova senza alleati a causa del crollo di Ciudadanos (centrodestra), lo stallo in Castiglia e León rischia di essere un’anticipazione di quello che succederà dopo le elezioni del 2023, quando una situazione simile potrebbe riproporsi a livello nazionale. ◆

L’opposizione si unisce

Alp Eren Kaya, CHP/AP/Lapresse

Il 12 febbraio i leader di sei partiti turchi di opposizione ( nella foto ) si sono incontrati per porre le basi di un accordo per un fronte unico in vista delle elezioni del 2023. L’iniziativa, lanciata dal segretario del Partito repubblicano del popolo (Chp), Kemal Kılıçdaroğlu, mira a replicare il successo delle amministrative del 2019, quando l’opposizione aveva strappato Istanbul, Ankara e altre città alla coalizione islamoconservatrice al governo. Restano però da chiarire diversi punti, tra cui i rapporti con il Partito democratico dei popoli (Hdp): il movimento filocurdo ha protestato per non essere stato invitato all’incontro, ma secondo Yetkin Report includerlo nell’accordo potrebbe essere controproducente per tutti.

Ricorso respinto

La corte di giustizia dell’Unione europea ha respinto il ricorso di Polonia e Ungheria contro il meccanismo che condiziona l’erogazione dei fondi europei al rispetto dello stato di diritto. Il meccanismo era stato introdotto nel 2020 per contrastare la deriva autoritaria di alcuni paesi dell’Europa centrale. La sentenza potrebbe avere conseguenze sul versamento del Recovery fund, scrive la Bbc.

Arrivano gli americani

“Una bomba strategica per la politica danese”: così Politiken definisce l’annuncio che il governo ha avviato le trattative per un nuovo accordo di cooperazione militare con gli Stati Uniti. In base alle prime informazioni l’accordo potrebbe ricalcare quello raggiunto nel 2021 tra Washington e la Norvegia, e potrebbe consentire il dispiegamento permanente di truppe statunitensi sul territorio danese, che non era stato autorizzato neanche all’apice della guerra fredda. Secondo il quotidiano, in questo modo il governo vuole tutelarsi di fronte al deterioramento della sicurezza in Europa dovuto alle tensioni con la Russia. Un simile accordo però porrebbe diversi problemi politici: implicherebbe l’accettazione implicita che ordigni nucleari statunitensi possano transitare dalla Danimarca, e rischierebbe di provocare nuove frizioni con Mosca. Nel paese inoltre è ancora vivo il ricordo delle polemiche suscitate dalla decisione dell’ex premier conservatore Anders Fogh Rasmussen di appoggiare l’invasione dell’Iraq nel 2003; anche se sotto la presidenza di Joe Biden la politica estera statunitense sembra seguire una linea più condivisibile, non si può escludere che in futuro, con l’elezione di un altro presidente, le truppe di stanza in Danimarca siano usate per azioni militari che Copenaghen non approva, avverte Politiken.

Il bambino terrorista

Nikita Uvarov, un ragazzo di sedici anni della città siberiana di Kansk, è stato condannato a cinque anni di carcere per terrorismo. Uvarov era stato fermato nel 2020 con due coetanei mentre affiggeva dei volantini di solidarietà a un militante anarchico. Controllando i telefonini dei tre ragazzi la polizia ha scoperto che stavano pianificando un attacco alla sede virtuale dell’Fsb, i servizi segreti russi, all’interno del videogioco Minecraft. Per questo Uvarov, allora quattordicenne, è stato condannato per istigazione al terrorismo. Gli altri due ragazzi hanno ricevuto pene sospese a tre e quattro anni. La sentenza, nota il Guardian, rientra in una più ampia tendenza delle autorità russe a incarcerare giovanissimi con discutibili accuse di terrorismo.

Gints Ivuskans, AFP/Getty Images

Germania Il 13 febbraio il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier (nella foto), 66 anni, è stato rieletto presidente della Repubblica federale.

Svizzera Al referendum del 13 febbraio gli elettori hanno approvato il divieto di pubblicizzare il tabacco. Le altre proposte, tra cui quella per la messa al bando dei test sugli animali, sono state invece bocciate.

Turchia La scrittrice Aslı Erdoğan e gli altri collaboratori del quotidiano Özgür Gündem, chiuso dalle autorità turche nel 2016, sono stati assolti dall’accusa di propaganda terroristica.

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1448 - 18 febbraio 2022
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