Ultimamente è difficile non parlare di Taylor Swift. È una star con un impero che vale più di un miliardo di dollari. I biglietti dei suoi concerti vanno esauriti in pochi minuti. La trovi nei cinema e nelle pubblicità; la sua musica è ovunque, come i suoi fan. La relazione con Travis Kelce, giocatore di football americano dei Kansas City Chiefs, ha portato entrambi ancor più alla ribalta. Lei non aveva bisogno di attenzione, tanto meno Kelce, che l’11 febbraio giocherà il super bowl ed è stato protagonista di diversi spot pubblicitari, tra cui uno per un vaccino contro il covid. Ora internet è invaso da riflessioni su Swift. E a volte si tratta di strane riflessioni.

L’opinionista del New York Times Ross Douthat recentemente ha scritto una battuta su X (quello che un tempo era Twitter): “Propongo un test per selezionare i ministri della prossima amministrazione Trump”. Douthat ha chiesto di scegliere tra due affermazioni: “La coppia Swift-Kelce è: (a) una cosa tenera e potrebbe essere la miglior speranza per l’America, devono sposarsi e fare figli; (b) uno strumento di guerra psicologica per convincere i tifosi di football a farsi il vaccino e a votare per i democratici”.

Il fatto che Swift sia una donna non fa necessariamente di lei una femminista. Perché allora i conservatori statunitensi si comportano in modo così strano nei suoi confronti?

Un redattore del sito conservatore Dispatch ha scritto ironicamente: “Perfetta per un film intitolato Champion of my heart (campione del mio cuore) o The perfect catch (la presa perfetta), la coppia Taylor & Travis ha esordito come una trovata pubblicitaria ma poi i due si sono davvero innamorati, si sposeranno e faranno dieci figli, causando una miracolosa inversione di tendenza nei tassi di natalità in declino degli Stati Uniti”.

Poi c’è la destra paranoica, che ha decretato in blocco che l’accoppiata Swift-Kelce è un’operazione di guerra psicologica dei democratici. Il conduttore di Fox News Jesse Watters ha dichiarato che “l’unità delle operazioni psicologiche del Pentagono” aveva “ventilato l’ipotesi di fare di Taylor Swift una risorsa”. “Mi chiedo chi vincerà il Super bowl”, ha postato Vivek Ramaswamy, ex candidato repubblicano. “E mi chiedo se questo autunno una coppia creata a tavolino magari non se ne verrà fuori con una dichiarazione di sostegno a un candidato”.

Non provo compassione per Swift, che è molto più ricca di quanto chiunque dovrebbe essere. La sua musica non mi piace, e preferisco i Buffalo Bills ai Chiefs. Ma Swift ha fatto andare in pappa il cervello alla destra intellettuale, e questo merita una certa attenzione. Non perché sia una femminista battagliera, anche se per alcuni conservatori potrebbe esserlo (se sei una donna di 34 anni non sposata e hai dei gatti, tanto basta). In realtà non è neppure così ideologica: in passato ha sostenuto un paio di candidati democratici, tra cui Joe Biden nel 2020, e ha invitato i fan ad andare a votare, un gesto neutrale che però potrebbe spaventare la destra. Le fan di Swift sono per lo più donne, molte giovani: due blocchi elettorali che la destra tradizionalmente fatica a conquistare.

Il fatto che Swift sia una donna non fa necessariamente di lei una femminista, quindi perché i conservatori si comportano in modo così strano nei suoi confronti? Sul canale di destra News­max il conduttore Greg Kelly ha denunciato che Swift è stata “innalzata” al livello di “idolo”, e ha aggiunto: “Non si fa. Se andate a cercare nella Bibbia è un peccato!”. Provate a immaginare Kelly dire la stessa cosa di una star conservatrice. Non ci riuscireste, perché sarebbe impensabile. Swift è una minaccia per alcuni trogloditi a causa di quello che rappresenta.

Quando una ragazza adora una cantante, non sta prendendo una decisione politica, ma le sue scelte possono comunque avere conseguenze più ampie. Amando Swift, donne e ragazze le hanno procurato fama e ricchezza. L’hanno trasformata in un simbolo, e i simboli hanno potere. Come simbolo la cantante non è poi così sovversiva. La sua relazione con Kelce è una roba da fantasie eterosessuali adolescenziali. Ma è una donna di successo senza marito e senza figli, quindi stravolge l’ordine naturale della destra.

I conservatori offrono a Swift le stesse due scelte che offrono a tutte le altre donne: riprodursi, oppure finire nel tritacarne. I loro sforzi probabilmente non funzioneranno. La destra si è messa contro due categorie di persone ossessive – i fan di Swift e gli appassionati di football – ed è destinata a perdere. Nessuno crederà che il football sia diventato una cosa da progressisti, e se la cantante ha perso il sostegno di Ramaswamy ai suoi fan non importerà di certo.

Tuttavia Swift è un bersaglio della misoginia della destra. E questo ha implicazioni anche per altre donne e ragazze, che non hanno né il suo potere né la sua ricchezza. La situazione è grave, e continua a peggiorare. ◆ fdl

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Questo articolo è uscito sul numero 1549 di Internazionale, a pagina 40. Compra questo numero | Abbonati