11 novembre 2014 17:31
  • Alle 17.02 del 12 novembre il lander Philae, sette ore dopo essersi staccato dalla sonda Rosetta, dovrebbe toccare la superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. È la prima volta nella storia che si cerca di effettuare un atterraggio su una cometa.
  • Le comete sono piccoli corpi celesti, larghi un paio di chilometri, composti da ghiaccio e roccia. In genere le comete orbitano intorno al Sole. Spesso mostrano una coda, composta da polvere e gas, e un involucro di gas attorno al nucleo.
  • La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ha una forma molto irregolare, simile a una papera di plastica. La sua superficie si è rivelata essere molto più aspra e increspata di quanto ci si aspettava, piena di crateri e dirupi. Tra i cinque possibili siti di atterraggio, è stato scelto Agilkia.
Esa
  • Lo scopo della missione è capire come si sono formate le comete, studiare la loro composizione e cercare indizi sull’origine del sistema solare. Rosetta ha già sorvolato gli asteroidi Steins, nel 2008, e Lutetia, nel 2010. Il suo compito principale è studiare la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, che accompagnerà fino alla fine del 2015 nel suo passaggio vicino al Sole. Rispetto ad altre missioni, la novità di Rosetta consiste nell’osservazione diretta e prolungata, per oltre un anno, di una cometa.
  • La missione userà gli strumenti posti sulla sonda madre, Rosetta, e su Philae, il lander. Philae dovrebbe prelevare campioni di materiale dalla superficie di 67P/Churyumov-Gerasimenko e analizzarli.
  • La sonda è controllata dai centri Esa a Darmstadt e Colonia, in Germania, e Tolosa, in Francia.

Esa, Internazionale

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