05 ottobre 2015 14:36

La coalizione di governo di centrodestra ha vinto le elezioni in Portogallo, ma ha perso la maggioranza assoluta in parlamento. Le consultazioni erano considerate una sorta di referendum sulle politiche di austerità degli ultimi quattro anni.

Il leader del Partito socialista, l’ex sindaco di Lisbona António Costa, ha ammesso la sconfitta e ha fatto i complimenti al vincitore, il premier Pedro Passos Coelho. Coelho guida l’alleanza di governo tra Partito socialdemocratico (Psd, centrodestra) e Centro democratico sociale (Cds, destra). Non è un risultato a sorpresa, visto che i sondaggi davano i due partiti in testa già alla vigilia del voto.

Con gli scrutini quasi terminati, la coalizione di centrodestra ha raccolto il 36,8 per cento dei voti, con i socialisti fermi al 32,4 per cento. Al centrodestra, che otterrebbe 104 seggi su 230 (nel 2011 furono 132), ne mancherebbero quindi 17 per raggiungere la maggioranza assoluta. Al terzo posto il Bloco de esquerda (Blocco di sinistra) con il 10,2 per cento e al quarto il Partito comunista con l’8,1 per cento.

La maggior parte dei seggi andrà ai partiti di centrosinistra e di sinistra, un aspetto che potrebbe rendere difficile la formazione di un governo. Pedro Passos Coelho però si è detto pronto a formare un esecutivo facendo accordi con altre formazioni politiche, per portare avanti le “riforme necessarie per il paese”. Il premier ha dichiarato più volte che intende proseguire sulla strada dell’austerità.

Il Portogallo, secondo il sito di statistiche Pordata, ha un tasso di disoccupazione del 12 per cento e il 20 per cento della sua popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Il paese ha un rapporto tra debito pubblico e pil pari al 125 per cento.

Correzione, 5 ottobre: nella versione originale dell’articolo c’era scritto “secondo l’istituto statistico Portdata” invece che “secondo il sito di statistiche Pordata”.

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