09 ottobre 2015 15:49

L’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), con sede a Parigi, ha pubblicato un nuovo rapporto in cui si prevede che entro il 2020 il pianeta produrrà il 26 per cento del suo fabbisogno energetico a partire da fonti rinnovabili. La produzione di energie rinnovabili è cresciuto negli ultimi anni e secondo l’Aie nel 2014 il 45 per cento della produzione mondiale di energia si è concentrato in questo settore.

Si possono ringraziare di questa tendenza paesi europei come la Danimarca e la Germania, e anche la Cina, che nel 2014 ha investito ottanta miliardi di dollari nelle energie rinnovabili: una somma pari a quelle dell’Europa e degli Stati Uniti messe insieme.

Stando ai dati dell’Aie, nel 2014 il 22 per cento di tutta l’energia usata al livello globale è stato prodotto a partire da fonti rinnovabili, in particolar modo da impianti eolici, solari e idroelettrici. Un aumento di questa proporzione complessiva fino al 26 per centro entro cinque anni sarebbe notevole, ma nel rapporto dell’Aie si prevede anche che nel lungo periodo l’uso delle energie rinnovabili non accelererà quanto potrebbe e potrebbe perfino rallentare, mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi globali a lungo termine sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Tuttavia, l’Aie sostiene che se, come alcuni prevedono, il mercato delle energie rinnovabili subirà un incremento rapido e consistente nei paesi in via di sviluppo, nel lungo periodo il tasso di accelerazione nella produzione previsto al momento potrebbe aumentare del 25 per cento.

(Traduzione di Floriana Pagano)

Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta su Quartz. Clicca qui per vedere l’originale. © 2015. Tutti i diritti riservati. Distribuito da Tribune Content Agency

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