10 marzo 2020 11:22
  • Tutta l’Italia dichiarata zona protetta

Nella serata del 9 marzo il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che le misure per evitare la diffusione del nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) imposte la notte del 7 marzo in Lombardia e in altre 14 province dell’Italia del nord sono estese al resto del paese. Entrano in vigore dalla mattina del 10 marzo. Ecco i punti principali.

  • La limitazione degli spostamenti in tutto il territorio nazionale. Ci si può spostare solo per esigenze lavorative, motivi di salute o casi di necessità, da motivare attraverso un’autocertificazione. Il modulo per l’autocertificazione si scarica dal sito del ministero dell’interno.
  • Sono vietati gli assembramenti all’aperto e in luoghi aperti al pubblico.
  • Le scuole e le università restano chiuse fino al 3 aprile.
  • I bar e i ristoranti devono chiudere entro le 18.
  • Chiusi i pub, le discoteche, le sale gioco, le sale bingo, i musei, i teatri e i cinema.
  • Tutte le manifestazioni sportive sono sospese, compreso il campionato di calcio di serie A.
  • Al momento non è prevista la limitazione dei trasporti pubblici.
  • Come già annunciato l’8 marzo, la Conferenza episcopale italiana (Cei) ha disposto la sospensione di tutte le messe in tutta Italia fino a venerdì 3 aprile.

Secondo gli ultimi dati della protezione civile – comunicati nella conferenza stampa del 9 marzo – in Italia dall’inizio dell’epidemia le persone contagiate dal nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) sono state 9.172, compresi 463 morti e 724 guariti. Tra i 7.985 positivi: 2.936 sono in isolamento a casa, 4.316 ricoverati con sintomi e 733 in terapia intensiva.

Le regioni più colpite sono la Lombardia (5.469 casi), l’Emilia-Romagna (1.386) e il Veneto (744). La situazione più critica si registra nella provincia di Bergamo, dove al 9 marzo si contano 1.245 casi.

Il governo dovrebbe annunciare in settimana alcune misure economiche di sostegno a cittadini e aziende. Antonio Misiani, viceministro dell’economia, ha dichiarato: “Siamo pronti a mettere in campo più di 7,5 miliardi in deficit per aiutare famiglie e imprese”.

  • Xi Jinping visita la città da cui è partito il virus

Il presidente cinese è arrivato a Wuhan per la prima volta dall’inizio dell’epidemia. Oggi dovrebbe incontrare operatori sanitari, soldati, personale amministrativo, funzionari locali del partito, nonché pazienti e abitanti. Xi non si era fatto vedere nei giorni in cui si registrava l’apice dell’epidemia, al suo posto aveva inviato in città il suo vice Li Keqiang. Il 10 marzo la Cina ha riportato 19 nuovi casi di contagio (tutti nella provincia di Hubei) e 17 morti (tutti a Wuhan).

  • La Spagna adotta misure di emergenza

Lo scenario dell’epidemia in Spagna è cambiato. Nel paese si registrano 1.236 casi, gli ospedali di Madrid sono sovraccarichi – con almeno 74 persone in terapia intensiva e 30 morti – e il governo ha dichiarato che ci sono focolai fuori controllo. Il ministro della sanità, Salvador Illa, ha annunciato misure di isolamento sociale nelle aree ad “alta trasmissione”: Madrid, con 577 positivi confermati; e Álava, nei Paesi Baschi. La nuova fase è “contenimento rinforzato”.

Il ministero della sanità ha deciso inoltre di sospendere le lezioni per due settimane in tutte le scuole di Madrid e Álava.

  • Donald Trump promette aiuti

Il presidente degli Stati Uniti ha promesso di far fronte alle preoccupazioni sulla diffusione del virus e sul suo potenziale impatto economico negli Stati Uniti. A spingerlo è stata la terribile giornata dei mercati, con l’indice Dow Jones che ha chiuso perdendo il 7,8 per cento (l’indice di Londra ha perso il 7,7 per cento). Trump ha detto che chiederà al congresso di approvare alcune misure per sostenere l’economia, come sgravi fiscali sui salari e sostegni ai lavoratori con retribuzione oraria. Negli Stati Uniti sono stati diagnosticati più di 500 casi in 35 stati. Almeno due rappresentanti del congresso con i quali Trump è stato recentemente in stretto contatto sono in quarantena, uno di loro ha salutato il presidente con una stretta di mano il 6 marzo all’aeroporto.

  • I mercati asiatici in ripresa

Martedì 10 marzo i mercati asiatici hanno registrato un lieve rialzo sulla scia delle misure economiche proposte dagli Stati Uniti. La borsa australiana ha chiuso la giornata in rialzo del 3 per cento, dopo essere scesa del 7,3 per cento il 9 marzo. Dopo il record mondiale negativo del 9 marzo, Singapore è cresciuta dell’1 per cento, come Bangkok, e il Giappone è cresciuto di poco meno dell’1 per cento. Anche il petrolio è aumentato dell’8 per cento dopo il crollo: i future sul greggio Brent sono aumentati di 2,85 dollari, arrivando a 37,21 dollari.

  • Meno casi in Corea del Sud

Il 10 marzo la Corea del Sud ha riportato per la prima volta meno di 150 nuovi casi in due settimane. Un totale di 131 infezioni sono state confermate il 9 marzo, secondo quanto riferito dai Korea centers for disease control and prevention. Altre tre persone sono morte, portando il bilancio delle vittime a 54.

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